L’uomo assassinato in contrada Vanghella a Palagonia si chiamava Giuseppe Buscemi, 43 anni, bracciante agricolo e commerciante di arance.
In manette il nipote Vincenzo di 27 anni che ha confessato di avere sparato due colpi di pistola calibro 765 al petto per difendersi dallo zio che con la pistola in mano, era andato in escandescenze per dissidi con la ex moglie.
Nella tarda serata di ieri il nipote Vincenzo Buscemi di 27 anni, figlio del fratello della vittima, ha ammesso di avere tirato il grilletto della pistola semiautomatica risultata rubata, ma di averlo fatto al culmine della lite per difendersi dallo zio.
All’interno del Comando Compagnia dei Carabinieri di Palagonia è stato il suo avvocato a sostenere la tesi della legittima difesa.
Vincenzo Buscemi è stato arrestato per omicidio doloso.
I carabinieri della compagnia di Palagonia, guidati dal capitano Stefano Russo, stanno procedendo ad una prima ricostruzione dei fatti e all’acquisizione di elementi indiziari a carico del presunto omicida. Sono inoltre in corso indagini sui luoghi dell’omicidio per stabilire l’esatta dinamica della vicenda ed eventuali coinvolgimenti di terze persone. Buscemi, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto nel carcere di Caltagirone.