Interprete di grandi autori come Pirandello, Ibsen e Shakespeare, ma anche popolarissimo per la sua “signora Leonida” ai tempi del Bagaglino, Leo Gullotta festeggia 75 anni il 9 gennaio.
Classe 1946, catanese, ha esordito giovanissimo come comparsa sul palcoscenico del Bellini della sua citta‘. Da allora, in oltre 60 anni di carriera, e’ stato diretto al cinema da registi come Nanni Loy in Cafe’ Express, Testa o croce, Scugnizzi, Mi manda Picone, con cui ha vinto il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista. E’ stato poi Il Camorrista per Giuseppe Tornatore (premiato con il David Di Donatello), che lo ha voluto anche in Nuovo cinema Paradiso, L’uomo delle stelle, Baari’a. Altri due David li ha conquistati con i film di Maurizio Zaccaro Il carniere e Un uomo perbene e un quarto per il drammatico Vajont – La diga del disonore di Renzo Martinelli.
Sua anche la voce “prestata” a divi di Hollywood come Joe Pesci e Woody Allen. In teatro, e’ lunga la sua collaborazione con lo Stabile di Catania, dove ha lavorato accanto a grandi maestri come Ave Ninchi, Salvo Randone e Turi Ferro. Tra i numerosi spettacoli, La Rosa di Zolfo, Stichus, Vaudeville, Il signor Popkin, La vedova allegra, Il barbiere di Siviglia, Gadda 70 anni dopo in Abruzzo, Senza perdere la tenerezza, L’uomo, la bestia e la virtu’, Il piacere dell’onesta’, Le allegre comari di Windsor. Nel 2013 e’ stato il Bottom nel Sogno di una notte di mezza estate per la regia di Fabio Grossi, che lo ha diretto anche in Prima del Silenzio di Giuseppe Patroni Griffi, in Spirito Allegro di Noel Coward e in Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello. Nel marzo 2020 Gullotta avrebbe dovuto debuttare al Quirino di Roma con Lo Scrivano di Francesco Niccolini liberamente ispirato al romanzo di Herman Melville, regia Emanuele Gamba, sospeso per la pandemia. In questi giorni e’ nel cast de Il delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi su Sky Cinema.