In seguito alla notizia della sparatoria avvenuta a Trepunti di Giarre, il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, esprime il proprio sgomento e la vicinanza alle vittime coinvolte, in particolare al brigadiere rimasto ferito.
“Siamo invitati a pregare per la fine della violenza nelle nostre città. E’ importante, ancora una volta, ribadire la necessità della solidarietà e dell’impegno comune per costruire una società più sicura e pacifica.
Intervengono anche Toni Megna e Igor Tullio, segretari nazionali del Nuovo sindacato carabinieri, entrambi siciliani: “Esprimo la mia vicinanza al collega ferito che è stato tutelato, oltre che dalla sua prontezza, anche dalla sorte – afferma Toni Megna – ma quest’ultima, vorrei sottolinearlo, non è un dispositivo di protezione individuale: l’ascesa della violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine è ormai inarrestabile”.
“Forse – prosegue – per far comprendere il sacrificio, il coraggio che necessita e il rischio quotidiano che si corre, bisognerebbe sperimentare per un periodo il servizio in strada a fianco degli operatori di Polizia a stretto contatto con le mille sfaccettature del mestiere che svolgiamo e le emergenze da gestire con decisioni da prendere in pochi secondi: sarebbe un’ottima campagna di sensibilizzazione a nostro favore, al pari di quella che qualcuno porta avanti in merito alle pessime condizioni carcerarie e alla vita disumana dei detenuti”.
“Sono consapevole che si tratta di pura utopia – osserva il segretario nazionale – ma prima di piangere il prossimo collega in strada, magari meno fortunato del brigadiere di Giarre, auspico che il Governo metta in atto interventi adeguati e pene più severe”.
“Ringrazio i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e il loro Comandante – dichiara Igor Tullio – di cui seguo giornalmente l’operato, esprimendo loro pieno sostegno”.
“Nei giorni scorsi – sottolinea – abbiamo chiesto al Governo di intervenire immediatamente sulla dotazione di sottogiacca per le Forze dell’Ordine che offrano protezione completa da colpi da sparo e da taglio nei servizi esterni”.
“Si tratta – precisa il segretario – di un investimento sulla sicurezza a livello nazionale che costerebbe poco più della sistemazione di una villa o di una Stazione Ferroviaria: sarebbe opportuno che la nostra richiesta si trasformasse in una proposta bipartisan da parte delle varie forze politiche”.
“Non è il momento delle polemiche – conclude Igor Tullio – ma, semmai, quello della coesione: un grazie ai colleghi anche per la loro costante vicinanza e il supporto alla comunità locale”.