Protezione civile: Catania città-laboratorio del progetto europeo di resilienza alle calamità naturali

Redazione

| Pubblicato il mercoledì 21 Settembre 2022

Protezione civile: Catania città-laboratorio del progetto europeo di resilienza alle calamità naturali

Le attività durante le quali le soluzioni Resiloc saranno valutate coinvolgeranno le autorità locali
di Redazione
Pubblicato il Set 21, 2022

La città di Catania sarà protagonista, venerdì 23 e sabato 24 settembre, di una delle prove sul campo previste dal progetto europeo di resilienza alle calamità naturali “Resiloc”. L’evento, promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Protezione Civile e la società Ies Solutions (coordinatore scientifico e tecnico del progetto), sarà ospitato nei locali del Castello Ursino e di Palazzo degli Elefanti e, operativamente, nell’area compresa tra piazza Duomo e piazza Università.

“Resiloc” (Resilient Europe and Societies by Innovating Local Communities) è un ambizioso progetto finanziato dalla Commissione Europea finalizzato alla stima e al miglioramento della resilienza ai disastri naturali delle comunità locali.

Il programma, iniziato nel 2019, ha visto la Città di Catania, insieme a Gorizia, West Achaia (Grecia), Ruse (Bulgaria), in prima linea come “laboratorio” per definire un modello europeo che si è tradotto in una piattaforma software ed in strumenti e metodologie utili alla valutazione delle priorità delle azioni da mettere in atto e alla capacità quindi di una città, o di una parte di essa, di riprendersi e ristabilire rapidamente le proprie funzioni strutturali, economiche e sociali a seguito di un evento calamitoso.

Diversamente da una “normale” esercitazione di protezione civile in cui si verifica la capacità di reagire ad un evento, la stima della Resilienza è un’attività a livello di preparazione all’evento: la piattaforma sviluppata è uno strumento strategico di supporto e di valutazione delle condizioni preesistenti e del modo in cui la complessa interazione tra di esse possa variare al mutare delle condizioni causate dall’evento o dalle decisioni sulla gestione di una città. Nel modello di Resiloc si investigano sei diverse dimensioni della resilienza: sociale, ambientale, di governo, economica, infrastrutturale e di capacità nella riduzione del rischio da disastri.

Le attività durante le quali le soluzioni Resiloc saranno valutate coinvolgeranno le autorità locali (insieme con i servizi tecnici), i primi soccorritori e i servizi di emergenza, altri operatori interessati e i cittadini, destinati a contribuire con informazioni “dinamiche” acquisite tramite questionari e sensori volti a comprendere la percezione del rischio e la preparazione contro i rischi naturali.

di Redazione
Pubblicato il Set 21, 2022


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