“Le guide naturalistiche sono le sentinelle delle aree naturali. La nostra presenza, insieme a quella dei nostri clienti, lungo i sentieri rappresenta un deterrente contro eventuali azioni illegali. Per questa ragione riteniamo che la promozione del turismo naturalistico rappresenti il miglior deterrente contro azioni a danno del patrimonio naturalistico dell’isola”.

Lo afferma in una nota Nanni Di Falco, coordinatore siciliano di Aigae, la principale associazione di categoria nazionale che conta oltre 2.600 guide associate di cui 200 in Sicilia, dopo che lo scorso 7 aprile un vasto incendio si è sviluppato all’interno della Riserva naturale orientata di Vendicari, nel Siracusano, distruggendo circa 5 chilometri quadrati di patrimonio naturalistico.

Il rogo è il quarto che si è sviluppato nell’area del Val di Noto in meno di quindici giorni: il 25 marzo le fiamme hanno interessato Cavagrande, il 29 marzo Cava Paradiso e il primo aprile Cava Tortorone.

“Si tratta – spiega Di Falco – di un danno ecologico importante. Le aree interessate dai roghi rappresentano degli ecosistemi molto fragili e unici dove trovano ospitalità rari uccelli migratori e testuggini senza tralasciare l’importanza della flora che, adattandosi, trova ospitalità in questa area rappresentando un unicum”.