“Sul masterplan 2030 dell’aeroporto di Catania è necessario venga avviato un dialogo anche con le confederazioni sindacali. Non faremo passare sottovoce eventuali tentativi di ‘disintermediare’ la rappresentanza degli interessi sociali e collettivi dei cittadini e del territorio che a vario titolo esse rappresentano. Sia chiaro: lo sviluppo e la coesione sociale del territorio non possono prescindere dal confronto con i corpi intermedi sociali. Sbaglia chi ad esso si nega”. Così in una nota il segretario generale della Cisl di Catania Maurizio Attanasio in relazione al progettato piano di sviluppo dello scalo per i prossimi cinque anni.
“Siamo d’accordo sul fatto che lo sviluppo del territorio catanese, compresa anche buona parte della Sicilia non solo orientale – continua il sindacalista – sia legato anche a porto e aeroporto di Catania per limpatto che hanno oltre le strutture stesse. Ecco perché quando si parla proprio di sviluppo, coesione e occupazione con progettazione e relativa infrastrutturazione pubblica di un territorio, riteniamo utile il confronto con le confederazioni sindacali che di quel territorio sono legittimi portatori di interesse e che per mandato costituzionale rappresentano i corpi intermedi della società. E, come Cisl, non staremo in silenzio, in nessun caso, davanti a qualsiasi tentativo di disintermediare tale ruolo, che ci viene riconosciuto dalla delega di rappresentanza di migliaia di lavoratori, pensionati, consumatori e famiglie oltre che dalla nostra stessa Costituzione”.
“Davanti a un’occasione storica di espansione e innovazione infrastrutturale, di crescita e di coesione socio-economica della città e della provincia etnea e per tutelare gli interessi legittimi delle sue componenti sociali – conclude Attanasio – riteniamo conveniente che venga allontanata dal dibattito in corso ogni tentazione di delegittimare le confederazioni sindacali dal poter esprimere le proprie proposte nel merito”.