Il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi ha incontrato nel Palazzo degli Elefanti i quattordici giovani Ambasciatori del progetto di gemellaggio culturale Catania- Phoenix “Youth ambassador”, accolto a Catania da Tuttolingue.
Sono intervenuti in Municipio il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, la preside del liceo classico “Nicola Spedalieri” Vincenza Ciraldo e, per Tuttolingue, Daniele Giuffrida e Eleonora Trojano.
Sette ragazzi catanesi e sette coetanei provenienti dalla città di Phoenix vivranno, come i giovani che li hanno preceduti nel gemellaggio, una proficua attività di reciprocità, formazione e inclusione culturale con un’immersione anche in culture didattiche diverse.
Questi i nomi dei sette ragazzi catanesi: Francesco Bucisca, Carla Carpinato, Carlotta Palazzolo, Francesco Cilibrasi, Marco Priolo, Umberto Campisi, Andrea La Mantia che quest’anno, dall’11 al 31 luglio si recheranno in America per vivere la loro esperienza di “Giovani Ambasciatori ”. Studenti siciliani che si distinguono, oltre che per la padronanza della lingua inglese, per le ottime capacità comunicative, relazionali e interpersonali.
Questi i nomi degli eccellenti studenti americani selezionati per l’esperienza catanese e ospitati in Sicilia dal 6 al 27 giugno: Thomas Farar, Leila Cabanillas, Rebecca Salas, Jazmin Guillen, Valeria Sanchez, Natalia Perales, Diego Gonzalez.
Nei primi giorni di permanenza in città i ragazzi americani sono stati accolti dalla preside dello “Spedalieri” Vincenza Ciraldo, che ha offerto la disponibilità della scuola ad ospitarli in classe per un’esperienza dal grande valore formativo e di scambio culturale concreto.
Il gemellaggio, come sottolineano gli organizzatori di Tuttolingue, dà la possibilità non solo ai giovani di conoscere realtà diverse dalla propria ma anche alle città coinvolte, Catania e Phoenix, di promuovere il territorio con i rispettivi aspetti culturali, storico-artistici, paesaggistici.
Dopo l’incontro in Municipio gli studenti hanno visitato il Palazzo dell’Università e il Monastero dei Benedettini, per concludere il tour nei laboratori dell’Infn diretto da Santo Gammino, dove hanno avuto l’onore di incontrare la scienziata Prof.ssa Jocelyn Bell, vincitrice tra gli altri riconoscimenti dello Special Breakthrough Prize, a lei si deve la scoperta nel 1967 delle pulsar.