“Dobbiamo cogliere le enormi opportunita’ che le tante risorse del Patto per Catania, per la Sicilia e del Pnrr offrono alla nostra citta’”. Lo afferma il presidente del Liberal Pd e consigliere comunale del capoluogo etneo Enzo Bianco. “Condivido l’allarme – aggiunge – che ieri ha espresso il segretario della Cisl Maurizio Attanasio, cosi’ come fatto in questi mesi dalla Cgil, dalla Uil, dalla Ugl, dalle altre organizzazioni sindacali e dal mondo produttivo, affinche’ ci sia uno scatto in avanti delle istituzioni catanesi per utilizzare rapidamente e correttamente questi finanziamenti e per affermare un metodo di lavoro condiviso.
Poco piu’ di cinque anni fa – dice Bianco – dopo aver firmato con l’allora premier Matteo Renzi il Patto per Catania, poi confermato dal successivo presidente del consiglio Paolo Gentiloni e dai ministri competenti, abbiamo inaugurato una modalita’ operativa riconosciuta da tutti come efficiente: riunioni periodiche tra il Comune e i sindacati, il mondo imprenditoriale e datoriale e gli ordini professionali per monitorare l’avanzamento di tutti i lavori tramite un cronoprogramma, diviso per linee di finanziamento che raggiunsero, tra risorse pubbliche e private, la cifra di 2.4 miliardi di euro.
Quante risorse sono state spese? Quanti progetti completati? Oggi – osserva Bianco – quello spirito che abbiamo chiamato “Patto per Catania” va assolutamente ravvivato e deve toccare anche gli altri aspetti della vita cittadina, dalle questioni sociali alla sanita’, dallo sviluppo industriale alla mobilita’. Non chiediamo un semplice e singolo incontro – conclude il leader dei Liberal Pd – ma vogliamo che riprenda un confronto costante e fattivo delle forze attive della citta’, del consiglio comunale, delle istituzioni, prima di tutto accelerando sui progetti gia’ finanziati ma incredibilmente fermi senza motivo e su cui l’amministrazione comunale non riesce a dare risposte esaurienti. E poi decidendo insieme quali altri modificare o mettere in cantiere in vista delle nuove risorse europee del Piano di Resilienza post Covid. Catania non puo’ piu’ aspettare”.