Continua la campagna di sensibilizzazione al fenomeno delle truffe disposta dal Comando Provinciale su tutto il territorio della provincia etnea.
In tale contesto, i Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, si sono recati a San Giovanni la Punta, presso la chiesa dedicata a San Giovanni Battista dove, a conclusione della celebrazione liturgica nella, hanno fornito ai presenti i consigli necessari per prevenire le truffe.
Il comandante della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, Cap. Riccardo Capodivento, assieme al comandante della Stazione di San Giovanni la Punta, luogotenente Nunzio Ferrarotto, hanno voluto sensibilizzare i cittadini sulle modalità dei raggiri, per permettere loro di riconoscerle e subito avvertire le Forze dell’Ordine.
Mediante esempi concreti sono state spiegate le modalità delle truffe più usuali, quali quella dell’”incidente”, durante la quale il truffatore, facendo forza sul legame di affetto che la vittima ha nei confronti di figli e nipoti, che spesso risiedono lontano dalla Sicilia, mediante una telefonata racconta che il parente è rimasto coinvolto in un incidente e che rischia l’arresto o peggio, che ha bisogno di urgenti cure.
Il malvivente, spesso, si presenta qualificandosi come un maresciallo dei carabinieri o avvocato e richiede soldi o gioielli per evitare gravi conseguenze giudiziarie o per prestare le urgentissime cure sanitarie.
In merito, è stato evidenziato che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine, né ad aziende fornitrici di servizi pubblici può chiedere del denaro, a qualsiasi titolo, per un servizio o per la risoluzione di un problema e che, pertanto, chi si ritrova in una situazione del genere deve subito contattare i Carabinieri.
Al termine dell’incontro, oltre a fornire le utenze telefoniche fisse e mobili da contattare in caso di dubbi, quali quella Stazione Carabinieri del Comune puntese e quella della Compagnia di Gravina di Catania, sono state fornite le seguenti raccomandazioni: diffidare delle apparenze, non aprire agli sconosciuti, verificare l’identità di chiunque si presenti, non fornire dati sensibili, porre attenzione alle consegne, non elargire somme di denaro né altri beni a sconosciuti, diffidare da acquisiti porta a porta e segnalare alle autorità eventuali casi di sospetto. I cittadini intervenuti sono stati quindi invitati a seguire queste semplici regole per proteggersi dalle truffe e segnalare qualsiasi episodio sospetto.