Mario Francese, giornalista de Il Giornale di Sicilia viene ucciso la sera del 26 gennaio 1979 a Palermo. Lascia una moglie e quattro figli. A decretarne la morte è la “Cupola” di Cosa Nostra.
Da molti anni Francese è il cronista di punta della testata, il più capace e il più attento a quanto si sta muovendo nella mafia siciliana che proprio in quel periodo, gli anni Settanta, sta compiendo un salto di qualità che la porterà a spadroneggiare su tutta l’isola e a dare vita a una lunga stagione di sangue.
Mario Francese è il primo giornalista a mettere a fuoco la strategia della cosca di Corleone, guidata da Luciano Liggio e da Salvatore Riina, e a coglierne la pericolosità. Le sue inchieste sui lavori di ricostruzione nella Valle del Belìce, tragicamente colpita dal terremoto del 1968, e sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, sono ancora oggi un esempio di giornalismo di inchiesta. E saranno in particolare i suoi articoli sui lavori di costruzione della diga di Garcia e sull’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo a farne un avversario temibile per Cosa Nostra.
Il suo omicidio resterà senza colpevoli per più di vent’anni.
A far riaprire l’inchiesta sarà il lavoro di ricostruzione del figlio più giovane, Giuseppe Francese, e soltanto nel 2001 la giustizia italiana emetterà la sentenza che condanna la “Cupola” di Cosa Nostra e gli esecutori materiali del delitto. Ma Giuseppe Francese non vedrà mai la sentenza di appello: il 2 settembre 2002 si toglie la vita nella sua abitazione.
La Grande Storia – Anniversari ricorda la figura di Mario Francese in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con una specifica puntata realizzata da Peter Freeman che andrà in onda su Rai 3 il 18 marzo 2021, alle ore 23:15 dal titolo “Mario Francese – L’uomo che scriveva troppo”
Nel corso della puntata sono intervistati i giornalisti Francesco La Licata, e Giulio Francese, figlio di Mario Francese.