Organizzazione criminale dietro il maxi sbarco di Lampedusa: “Serve cooperazione internazionale”

Redazione

| Pubblicato il martedì 28 Settembre 2021

Organizzazione criminale dietro il maxi sbarco di Lampedusa: “Serve cooperazione internazionale”

Le parole del procuratore capo Luigi Patronaggio
di Redazione
Pubblicato il Set 28, 2021

Sono in tutto 686 i migranti sbarcati a Lampedusa su un peschereccio di 15 metri approdato ieri sera al molo commerciale. Le operazioni di sbarco, che comprendono un primo triage sanitario, si sono concluse poco prima dell’una di notte. Cinque sono stati portati al Poliambulatorio dell’isola perche’ stavano male. Sono originari di Egitto, Ciad, Marocco, Siria, Bangladesh, Sudan, Nigeria, Etiopia e Senegal.

Maxi sbarco a Lampedusa, le immagini in diretta

Il peschereccio, intercettato dalle motovedette ad otto miglia dalla costa, e’ partito da Zuwara, Libia. Sono stati tutti portati all’hotspot dove, al momento, sono presenti 1.091 persone a fronte dei 250 posti disponibili.

LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE PATRONAGGIO

Il maxi approdo di 686 immigrati di questa notte a Lampedusa, provenienti dalla Libia, a bordo di un grosso peschereccio, “induce a pensare ancora una volta alla esistenza di una organizzazione criminale transnazionale che rende assolutamente necessarie ed improcrastinabili complesse indagini internazionali”. Lo afferma il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che avverte: “Fare comprendere agli stati del Mediterraneo e agli stati europei che operano nel Mediterraneo l’estrema gravita’ del fenomeno e indurli a una fattiva cooperazione giudiziaria internazionale, e’ di fondamentale importanza per contenere l’immigrazione irregolare e arginare le inaudite violenze e le tragiche violazioni dei piu’ elementari diritti umani, cui sono vittime gli stessi immigrati e fra essi quelli piu’ deboli come donne e bambini”.

ALTRI 4 SBARCHI

Altri 4 barchini, con un totale di 67 migranti, sono giunti a Lampedusa durante la notte, dopo il maxi sbarco di 686 persone. Le 4 “carrette” – occupate da 30, 8, 12 e 17 persone – sono state intercettate quasi sotto costa dalle motovedette della Guardia costiera e Fiamme gialle. Questi piccoli gruppi – arrivati dopo alcuni giorni di stop dovuti al maltempo – sono stati portati prima a molo Favarolo e poi all’hotspot. Lampedusa e’, di fatto, abituata a questi piccoli approdi, mentre l’ultimo maxi sbarco registratosi sull’isola risale allo scorso 28 agosto quando giunsero in 539. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Agrigento, i 539 immigrati, che gia’ avevano subito ripetute violenze nei campi libici, erano stati stipati nell’imbarcazione anche sulla base della nazionalita’ riservando i posti peggiori ai non magrebini. Durante la traversata coloro che stavano sottocoperta, in assenza di acqua e in difficolta’ respiratorie, venivano picchiati con dei tubi di gomma e con cinture ad ogni minima protesta. La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, subito dopo lo sbarco dei 539, fermo’ 5 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante di avere sottoposto i migranti a “trattamento inumano e degradante”.

di Redazione
Pubblicato il Set 28, 2021


Copyright © anno 2020 - Edizioni Grandangolo - Via Mazzini, 187 - 92100 Agrigento;
Numero di telefono 0922822788 - Cell 351 533 9611 - 92100 Agrigento - Codice Issn: 2499-8907 -
Iscrizione R.O.C.: 22361 - Registrazione al Tribunale di Agrigento n. 264/04

Change privacy settings

Realizzazione sito web Digitrend Srl