La ‘famiglia’ Santapaola di Catania e il clan Nardo di Lentini (Siracusa), entrambi appartenenti a Cosa nostra, facevano affari insieme, nel traffico di droga e nel controllo del tessuto imprenditoriale, ma avevano anche contrasti economici in settori di interesse comune.
E’ quanto emerge dall’inchiesta Agora’ della Dda etnea basata su indagini dei carabinieri del Ros di Catania e del comando provinciale di Siracusa che ha portato all’arresto di 47 persone e alla notifica di un’ordinanza non restrittiva per altri nove indagati.
Durante le indagini militari dell’Arma hanno sequestrato complessivamente 108 chili di marijuana, 2,6 kg di cocaina e 57 kg di hashish. Le cointeressenze tra i due gruppi criminali, ricostruisce in una nota la Dda di Catania, erano rivolte anche al controllo del tessuto imprenditoriale. Nel complesso, scrive in una nota la Procura, l’attivita’ investigativa ha dimostrato, per cio’ che emerge dall’attuale fase del procedimento, come “i destinatari della misura restrittiva mantenessero attiva la propria rete di controllo su diversi settori economici e sociali, operando mirate estorsioni i cui ricavi erano da dividere in basi a precisi accordi e sulla base dello spessore della famiglia destinataria”. Gli interventi delle cosche sfociano in monopoli in alcuni settori, creando attriti ‘economici’ e ‘territoriali’.
I contrasti tra il clan Nardo e la famiglia Santapaola-Ercolano erano affrontati a Catania e anche i potenziali conflitti erano ricomposti “nel rispetto della tradizionale alleanza tra le due compagini mafiose”, come nel caso di un’azienda che ha dovuto pagare la protezione i entrambe le cosche