La bimba morta nel naufragio di ieri mattina a 38 miglia da Lampedusa aveva un anno e mezzo ed era ivoriana. Gli inquirenti hanno messo a fuoco i dettagli dell’ultima tragedia del mare.
La bambina viaggiava insieme alla madre su una barca di metallo di sette metri che si è ribaltata affondando. La donna, in stato di choc, si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. Sulla stessa barca, partita da Sfax, in Tunisia, alle 5 di giovedì, erano in 35 originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Sierra Leone e Burkina Faso. Il barchino in difficoltà è stato segnalato, ieri mattina, fuori dalle acque Sar italiane.
E’ stata subito dirottata una motovedetta della Capitaneria e in volo s’è levato anche l’elicottero della Guardia di finanza. Quando i soccorritori sono giunti all’altezza delle coordinate fornite, il barchino era già affondato. Due pescherecci tunisini hanno tratto in salvo dei migranti e caricato anche le salme di un uomo, una donna e della bambina.
A bordo anche quattro migranti in gravi condizioni fra cui un neonato che stava per annegare. I soccorritori li hanno portati al poliambulatorio di contrada Grecale.