Un micro telefono cellulare e’ stato trovato durante una perquisizione nella casa circondariale di Giarre, in provincia di Catania. L’oggetto e’ stato consegnato spontaneamente da un detenuto – in isolamento per motivi disciplinari per un breve periodo – a un ispettore capo della Polizia Penitenziaria entrato da solo nella cella per effettuare dei controlli.
Ne da’ notizia il segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino che torna a denunciare i gravi disagi dell’Istituto, una struttura molto ampia a custodia attenuata. “Il dispositivo mobile e’ stato consegnato all’ ispettore, coordinatore della Sorveglianza generale – spiega l’esponente sindacale – dopo che quest’ultimo aveva comunicato allo stesso detenuto di volere procedere personalmente a una perquisizione”. “Non di rado, infatti – spiega – il personale blocca l’introduzione di materiale dall’esterno all’interno effettuando numerose azioni di polizia che si affiancano, ovviamente, al servizio prestato quotidianamente”. “Un plauso, in particolare, va indirizzato alle unita’ piu’ anziane – aggiunge – che conoscono alla perfezione la condizione della struttura, le cui dimensioni rendono molto difficili i controlli”. dell’amministrazione”.