Irregolarità appositamente segnalate e un’aggiunta di sei voti per inficiare le elezioni amministrative del 2015 a Raffadali e far perdere l’allora candidato, e oggi sindaco, Silvio Cuffaro? Sarà un processo a stabilire eventuali responsabilità e far luce su quanto avvenuto nella passata tornata elettorale nel comune dell’agrigentino.
Il gup del tribunale di Agrigento, accogliendo la richiesta del pm Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha disposto 6 rinvii a giudizio. A processo, con prima udienza che si celebrerà il prossimo 5 ottobre, vanno l’allora presente della sezione undici – Salvatore Frenda, 58 anni – e cinque rappresentati di lista: Pasquale Tuttolomondo, 66 anni; Veronica Ragusa, 31 anni; Francesco Curaba, 78 anni; Eleonora Bruno, 31 anni; Salvatore Pace, 48 anni. La vicenda scaturisce proprio dalla denuncia di Silvio Cuffaro.
Nel 2015 l’attuale primo cittadino vinse le elezioni con uno scarto di cinque voti sullo sfidante Piero Giglione. Quest’ultimo decise di presentare ricorso al Tar e, dopo una serie di approfondimenti, emersero alcune irregolarità e l’attribuzione di sei voti in più poste in essere rispettivamente dai rappresentanti di lista e dal presidente del seggio. Lo scopo, secondo l’accusa, sarebbe stato quello di inficiare le elezioni.