La Camera penale di Catania reputa “inaccettabili, oltre che illecite, le minacce rivolte al difensore della signora Patti, indagata per l’omicidio della figlia Elena Del Pozzo”.
Ricorda che “il difensore, a cui si manifesta oggi incondizionata solidarietà, è chiamato a svolgere e coltivare un irrinunciabile diritto costituzionale: il diritto di difesa; eguale per tutti e per ogni fatto e che costituisce la vera garanzia per la legittimità del processo e dei suoi esiti”.
“Esiti – aggiunge il direttivo della Camera penale di Catania – che vanno comunque tenuti indenni da condizionamenti e da pressioni che nulla hanno a che vedere con il processo penale”. Il documento conclude ricordando che “la tematica degli avvocati minacciati rappresenta uno dei punti fondamentali del progetto di garanzia portato avanti da diversi anni dall’avvocatura e dall’Unione delle Camere penali italiane”.
Intanto, è previsto per domani pomeriggio il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Elena, la bimba di 4 anni uccisa dalla mamma Martina Patti a Mascalucia, in provincia di Catania.
Il corpo della piccola si trova presso l’obitorio all’ospedale Cannizzaro di Catania.