Dopo le dimissioni di ieri notte da sindaco di Messina, Cateno De Luca con mascherina blu con la scritta “sindaco di Sicilia” da oggi e’ ufficialmente candidato alla presidenza della Regione siciliana.
“Tra qualche giorno comincio il mio tour dell’Isola, stiamo lavorando alle liste: l’approdo finale e’ la creazione di un movimento meridionalista e autonomista senza alcun pregiudizio di dialogo – dice De Luca in conferenza stampa all’Assemblea siciliana, insieme al deputato del suo movimento Danilo Lo Giudice – Le nostre proiezioni ci danno in una forchetta tra il 15 e il 20 per cento. Lo dico subito: non mi ritiro e non faccio il secondo a nessuno, nonostante qualcuno me lo abbia proposto”. “Io sono corteggiato, ma non faccio il profumiere – aggiunge – Non mi sto mettendo in vetrina perche’ devo essere cercato. Ds solo rappresenta un polo, dall’altro c’e’ quel che resta del centrodestra e poi il Pd e M5s che se si presentano uniti forse hanno qualche possibilita’ di vincere altrimenti vinco io”.
De Luca ha aggiunto: “Qualche mese fa nel tentativo di convincermi a non candidarmi in solitario mi e’ stato proposto di fare il vice governatore e anche l’assessore all’Economia; mi e’ stato prefigurato pure uno scenario nazionale, una posizione come sottosegretario per il Mezzogiorno. Ho ringraziato e non ho accettato”. E ancora: “Io ho una posizione baricentrica, ma perche’ devo fare il secondo a qualcuno? E questo prima della campagna elettorale? Abbiamo fatto una riflessione concreta dei meccanismi elettorali e degli scenari. Non esiste un motivo per cui mi debba ritirare”. E la candidatura di Gianfranco Micciche’? “E’ un amico vero e una persona leale – ha detto De Luca – Dobbiamo capire se unisce piu’ la sua candidatura che la mia: tra amici si discute. Sia chiaro pero’, il futuro lo voglio scrivere io, tra qualche mese compio 50 anni. Ci vuole una rivoluzione generazionale, non delego piu’ a una classe politica logorata che quando parla non viene capita dalla gente: in questo Palazzo si vive una vita scollegata, politicamente sclerotizzata”. Con Matteo Salvini, l’ex sindaco ha avuto sempre un filo diretto. “A Salvini l’ho detto, a me la logica dei battesimi non mi piace. Per me esiste solo il battesimo cristiano. Questa logica che serva essere battezzato a Roma per essere candidato alla presidenza della Regione la respingo. La partita si deve giocare qui, siamo noi a ribaltare il ragionamento. Sono interessato a creare un progetto meridionalista, un brand trasversale”. E a chi gli ha chiede se alla fine possa essere lui il candidato del centrodestra risponde: “No. Posso accettare solo un progetto meridionalista, quello e’ l’approdo”.