La chiusura prevista dal prossimo 1 maggio della discarica di Grotte San Giorgio, perche’ l’impianto è considerato esausto, costringerà la Città metropolitana di Catania e decine di altri Comuni a portare i rifiuti fuori dalla Sicilia, in altre regioni italiane o anche all’estero.
E’ la previsione emersa dalla conferenza dei capi gruppo del Comune di Catania.
La discarica è in amministrazione giudiziaria nell’ambito di un’inchiesta della Dda della Procura etnea.
“Con il sindaco Pogliese – ha detto l’assessore all’Ecologia, Fabio Cantarella – siamo in prima linea sulla questione della discarica, abbiamo già fatto diverse riunioni con la Srr, ma anche con gli amministratori giudiziari della discarica per trovare una soluzione che non riguarderà soltanto Catania, ma tutti i comuni coinvolti, con il trasferimento dei rifiuti fuori dall’Isola, e se necessario anche all’estero. Confidiamo – ha aggiunto Cantarella – nel supporto della Regione per la differenza di costi che saremo costretti ad affrontare, evitando quindi ulteriori aggravi per i cittadini. L’obiettivo principale e’ comunque quello di creare impianti: stiamo pressando per l’impianto di gestione dell’umido che abbiamo progettato a Pantano D’Arci, che darà un grande respiro, ma – ha sottolineato l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania – è fondamentale affrontare l’annosa questione dei termovalorizzatori, che secondo noi sono utili perchè ci consentono di gestire i rifiuti, abbattere i costi, produrre energia, eliminare l’incremento delle discariche”.
Il direttore della Srr, Carmelo Caruso, ha ribadito che “E’ già stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il bando per il trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia, e che, nelle more, l’impianto di trattamento di Sicula Trasporti potrebbe essere disponibile al conferimento dei rifiuti, ma nella certezza che questi siano poi trasportati nelle diverse discariche dell’Isola, ed è quindi necessaria una interlocuzione con la Regione”.
Hanno partecipato all’incontro l’assessore all’Ecologia e ambiente Fabio Cantarella, il direttore delle Politiche per l’Ambiente Marina Galeazzi, il responsabile dei Controlli dei servizi di Igiene urbana, Salvatore Fiscella, i direttori della Srr, Carmelo Caruso, e delle ditte Dusty, Fabrizio Patania, e Energetica Ambiente, Antonio Pedicone.
Nel corso del confronto sono stati posti diversi interrogativi e sollecitazioni sia dal presidente Castiglione che dal vicepresidente vicario Carmelo Nicotra e dai consiglieri Paola Parisi, Luca Sangiorgio, Valeria Diana, Daniele Bottino, Angelo Rosario Scuderi.
“Prendiamo atto dell’impegno comune – ha detto il presidente Castiglione – finalizzato a una pronta risoluzione del problema della chiusura della discarica di Lentini ma allo stesso tempo vogliamo guardare lontano sul tema dei rifiuti e come consiglio comunale torniamo a proporre, qualora la gara settennale dovesse andare ancora una volta deserta, la costituzione di una società in house, come tra l’altro previsto da una mozione approvata dell’assemblea cittadina. Convocherò un nuovo incontro a breve, per ulteriori aggiornamenti sul tema della discarica e per un confronto finalizzato ad avere un quadro completo riguardo a mezzi e personale impegnato nel servizio di raccolta, ma anche sulle percentuali della differenziata e sulle penali, sino alle competenze per le varie attività compreso lo scerbamento. L’obiettivo è il miglioramento del servizio, nell’interesse esclusivo dei nostri concittadini”.