No al centro collettivo per immigrati dell’Oasi Cristo Re di Acireale

Redazione

| Pubblicato il martedì 25 Maggio 2021

No al centro collettivo per immigrati dell’Oasi Cristo Re di Acireale

Cosa stanno facendo gli uffici preposti del Comune di Acireale per definire questa grave vicenda?
di Redazione
Pubblicato il Mag 25, 2021

“Sono venuto a conoscenza di un tentativo di accordo tra l’Ipab Oasi Cristo Re di Acireale, da sempre specializzata nell’assistenza agli anziani, e una Cooperativa Social e di Trapani. Tale accordo prevede la ridestinazione della struttura per la creazione di un grande centro collettivo di accoglienza”.

Lo scrive in una nota Gianluca Cannavò presidente Associazione “L’impegno Continua” –  ed aggiunge: In tal modo si verificano due grandi passi indietro nella rete dei Servizi Sociali territoriali: il primo è la privazione di una struttura dedicata e specializzata all’assistenza degli anziani, di cui Acireale non può fare a meno. C’è da chiedersi perché portare avanti un’idea del genere, quando l’Oasi Cristo Re potrebbe entrare a far parte di un progetto dedicato agli anziani dal territorio, costruito e condiviso dagli attori locali che si occupano da sempre di integrazione e sviluppo sociale ad Acireale;

il secondo passo indietro è il ritorno a una modalità di accoglienza degli stranieri massiva e “ghettizzante”, che notoriamente  porta a esperienze fallimentari di integrazione e che riporta indietro le conquiste sociali fatte ad Acireale.

Cannavò continua: “L’esperienza dell’accoglienza diffusa ad Acireale da circa vent’anni è un modello virtuoso a livello nazionale. L’accoglienza in gruppi ristretti ospitati al l’interno dei condomini permette una più concreta possibilità di integrazione e i molti appartamenti dislocati sul territorio hanno permesso, nel tempo, di realizzare un sistema di sostegno capillare. I piccoli centri diffusi permettono, infatti, di creare un sistema eterogeneo e maggiormente condiviso dalla popolazione. Infine, bisogna interrogarsi sui tempi che sta richiedendo l’espletamento della procedura di gara. Infatti, l’assegnazione del servizio è stata fatta a Marzo 2021.

Come mai a quasi tre mesi dall’aggiudicazione della gara la cooperativa aggiudicataria non ha ancora preso in gestione il progetto, ma questo è ancora in mano al vecchio Ente Gestore?

Cosa stanno facendo gli uffici preposti del Comune di Acireale per definire questa grave vicenda?

Ringrazio l’assessore regionale alla Famiglia Scavone per la nomina del commissario straordinario Fabio Marino che spero possa far ripartire l’Ipab con la sua destinazione originale dell’assistenza agni anziani e soprattutto si possa ridare dignità al personale mortificato da anni di mala gestione”.

di Redazione
Pubblicato il Mag 25, 2021


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