Micciché smentisce intervista: “Mai usato toni offensivi su Musumeci e La Russa”

Redazione

| Pubblicato il domenica 08 Maggio 2022

Micciché smentisce intervista: “Mai usato toni offensivi su Musumeci e La Russa”

di Redazione
Pubblicato il Mag 8, 2022

Sicilia, Armao: “Miccichè incompatibile con ruolo che ricopre”

“Non ho mai usato questi toni nei loro confronti. Certi toni non mi appartengono”. Così a LaPresse il presidente dell’Ars e coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, che smentisce l’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa’.

Per chiarire la questione il coordinatore di Forza Italia in Sicilia ha chiamato sia il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa che il governatore Nello Musumeci.

“Accolgo di buon grado la completa smentita di Gianfranco Miccichè che mi ha telefonato per scusarsi di dichiarazioni che il quotidiano La Stampa gli attribuisce, in cui come disperata arma finale, attacca Musumeci, me e addirittura Giorgia Meloni con la vetusta accusa di fascismo tanto cara alla estrema sinistra orfana del comunismo. Sono certo che Gianfranco è stato travisato, infatti nessun esponente politico cosciente e non disturbato potrebbe sottoscrivere quel testo contrario ad ogni logica umana e politica”.

Lo dice il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa riferendosi all’intervista del leader siciliano di Forza Italia al quotidiano La Stampa in cui tra l’altro gli viene attribuita la frase: Meloni “da fascista qual è si è accodata a La Russa fascista siciliano come Musumeci”.

“Ho detto a Miccichè – aggiunge La Russa – che ringrazio per la telefonata, che se la smentita può risolvere il problema dei rapporti personali, l’articolo impone però un pronto chiarimento politico, reso necessario anche dall’improvvido coinvolgimento nell’articolo di Silvio Berlusconi, descritto arbitrariamente come consapevole e coinvolto in una strategia che non gli appartiene utile a danneggiare gli alleati. Al contrario, Berlusconi a cui pure mi appello perchè si distingua da affermazioni cosi’ gravi da minare irreparabilmente il centrodestra da lui fondato e consenta di ricompattare in Sicilia una coalizione che gli avversari vorrebbero scardinare proprio perchè destinata a vincere con Lagalla a Palermo e con Musumeci in Regione. Non è più possibile rimanere in posizioni equivoche che servono solo a danneggiare il centrodestra”.

“Il Presidente dell’Assemblea è incompatibile con ruolo che svolge, che impone sobrietà, equilibrio e senso delle Istituzioni, l’ho detto e continuerò a dirlo in ogni sede, e questo nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Quel che accade oggi determina un punto di non ritorno”.

Lo scrive il vice presidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao su facebook riferendosi al contenuto dell’intervista rilasciata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè al quotidiano La Stampa.

“I toni incontinenti usati dal Presidente dell’Assemblea regionale nei confronti del Presidente della Regione, come già in passato nei confronti miei e di assessori, sono scomposti ed inadeguati, oltre che totalmente falsi – scrive Armao – Forza Italia, proprio perchè interpreta i valori popolari e liberali, è un partito con grande rispetto delle istituzioni ed è parte centrale di questo governo; con equilibrio e responsabilità istituzionale, ben diverse da quelle con la quali sono state condotti i contraddittori confronti per l’indicazione del candidato sindaco a Palermo, contribuirà alla proposta di governo della Sicilia dei prossimi cinque anni”.

“E’ costituzionalmente inaccettabile – conclude – che egli si esprima con queste volgarità dal ruolo che ricopre ed è incredibile che le forze politiche di opposizione, per bieca convenienza, non dicano una parola su questa grave e reiterata frattura statutaria. Lo Statuto regionale, che ho sempre difeso da siciliano e da giurista, prima che da componente del governo, è stato, anche su questo punto, tradito, calpestato con il silenzio di troppi, ma ciò non avverrà col mio”.

di Redazione
Pubblicato il Mag 8, 2022


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