Non vi è stato alcun colloquio riservato tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a margine dell’udienza del processo Gregoretti, ieri a Catania.
Secondo quanto apprende l’Agi da fonti ben informate, i due ex alleati, entrambi presenti nell’aula bunker del carcere di Bicocca, non avrebbero avuto occasione di incrociarsi e parlare, come invece sostenuto da alcune ricostruzioni di stampa.
Di Maio sarebbe arrivato a Catania a ridosso dell’udienza, il giorno dopo Salvini, e non si sarebbero quindi incontrati prima. I due sono poi tornati a Roma a bordo dello stesso volo ma non si sarebbero incrociati anche per rispetto del motivo della comune ‘trasferta’, viene sottolineato: Di Maio era teste in un’udienza dove Salvini rischia il processo. Arrivati a Fiumicino, avrebbero fatto file diverse.
Il ministro degli Esteri avrebbe invece incrociato e salutato il collega leghista al Turismo Massimo Garavaglia, che stava aspettando un volo per Milano.
Nei giorni scorsi, Salvini ha avviato una serie di incontri con ministri e i leader politici che sostengono il governo di Mario Draghi, tra cui Nicola Zingaretti e Enrico Giovannini.