Catania: Cgil e Cisl, Comune ci ascolti o sarà autunno caldo

Redazione

| Pubblicato il sabato 25 Giugno 2022

Catania: Cgil e Cisl, Comune ci ascolti o sarà autunno caldo

di Redazione
Pubblicato il Giu 25, 2022

“Se il governo della città non ci risponderà con concretezza, e dunque non certo invitandoci a partecipare a Consigli comunali dove non possiamo far sentire la nostra voce, saremo costretti a preparare un autunno di forti proteste cittadine. Chiameremo a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città, il lavoro, i diritti e lo sviluppo dell’economia territoriale”.

E’ l’annuncio dei segretari di Cgil e Cisl, Carmelo De Caudo e Maurizio Attanasio, in una nota con cui avanzano al Comune di Catania “una richiesta definitiva e urgente” di un “confronto che è stato sospeso da troppi mesi” tra amministrazione e sindacati per “ottenere risposte concrete ed eventualmente contribuire alle soluzioni su interrogativi e gravi difficoltà legate al presente e al futuro di Catania”.

“L’attesa paziente dei sindacati – osservano Cgil e Cisl – non può continuare: le tanto attese risposte del Comune di Catania sul Pnrr, sulle aziende partecipate, sull’allarme sicurezza, decoro e igiene pubblica in città, sui servizi sociali inadeguati, e molto altro, devono arrivare in fretta. Lo diciamo già da qualche mese e se sino ad oggi non abbiamo forzato i toni è stato per senso di responsabilità. Ora sarebbe irresponsabile prolungare questo nostro silenzio”.

“Proprio mentre viviamo un momento straordinario di presenze turistiche – aggiungono i sindacati – la città è inguardabile, sommersa da rifiuti che sostano ammucchiati in pile sempre più alte negli angoli stradali, sia centrali che periferici, con grave danno per la salute di chi vi abita, per il decoro pubblico e per l’immagine della nostra città. La movida si è trasformata in una fruizione selvaggia di aree, senza regole e senza sicurezza per chi vorrebbe invece trascorrere ore spensierate. Catania appare sporca, povera e ovviamente caotica. Serve un piano d’emergenza, persino più urgente di quello già invocato, ma mai attuato, ai tempi in cui il dissesto era appena stato proclamato. Catania – sottolineano Cgil e Cisl – paga il prezzo del dissesto, della pandemia e ora del conflitto russo ucraino, in termini di conseguenze sulla crisi energetica e dunque sulle imprese del settore, e persino di un’amministrazione senza sindaco. Sembra di viaggiare su una nave senza nocchiere”.

di Redazione
Pubblicato il Giu 25, 2022


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