Nell’ambito di attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di confisca in materia antimafia – emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione – relativo al patrimonio di Rocco Biancoviso, nato e residente a Scordia (Catania).
Le indagini sono state eseguite dalle unità specializzate del Gico del Nucleo Pef di Catania e hanno riguardato tanto il profilo soggettivo quanto le disponibilità economico-finanziarie del Biancoviso.
In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare:
– da un lato, la pericolosità sociale del predetto Biancoviso, già destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere per la sua partecipazione, quale referente per il territorio di Scordia, all’associazione a delinquere di tipo mafioso denominata clan “Santapaola-Ercolano” e aver gestito, per conto del sodalizio, le estorsioni nei confronti degli imprenditori;
– dall’altro, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del citato Biancoviso, che in alcune annualità ha dichiarato redditi pari a zero, e il complesso patrimoniale, composto da terreni, da una villa con piscina e dalle disponibilità finanziarie riconducibili al proposto, anche se intestate ai familiari (come il disco pub “Eden”, di cui risulta proprietaria la moglie).
È stata poi ricondotta a Biancoviso, anche grazie ad approfondite indagini finanziarie, la titolarità di due società (“Il coccodrillo srl” e “Il Coccodrillo srls”) proprietarie di due supermercati a Scordia, formalmente intestate a due coniugi.
Al riguardo, le indagini hanno consentito di appurare che i predetti coniugi:
– da un lato, a fronte di redditi modesti, hanno effettuato rilevanti investimenti di somme di denaro, di cui non hanno saputo fornire spiegazione, nell’acquisto delle due società;
– dall’altro, hanno nel tempo intessuto stretti rapporti con Biancoviso, il quale è risultato, da plurimi riscontri, il “socio occulto” delle due società, i cui locali sono stati utilizzati dallo stesso Biancoviso anche per gestire le attività del clan mafioso.
Per quanto sopra, in esito alle investigazioni del Nucleo Pef di Catania, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania – su richiesta di questo Ufficio – ha disposto la confisca dei seguenti beni, situati a Scordia:
– 9 terreni;
– 8 fabbricati, tra i quali una villa con piscina;
– 2 auto, tra cui una Porsche Cayman;
– circa 66 mila euro in contanti;
– un disco pub;
– le quote sociali e relativi compendi aziendali di due società (“Il coccodrillo srl” e “Il Coccodrillo srls”) aventi sede a Scordia, operanti nel settore della distribuzione di generi alimentari (due supermercati),
per un valore complessivo di 10 milioni di euro.
L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura e dalla Guardia di Finanza volte al contrasto sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche profittando delle difficoltà legate al periodo di contrazione economica.