Sono tre omicidi, due mancati omicidi e un diffuso traffico di armi e droga i pezzi pregiati dell’inchiesta “Mosaico” confluiti nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ai nove indagati, otto dei quali detenuti in varie carceri d’Italia.
Riguarda Calogero Bellavia, 31 anni; Antonio Bellavia, 48 anni; Calogero Ferraro, 42 anni; Carmelo Nicotra, 38 anni; Gerlando Russotto, 31 anni; Carmelo Vardaro, 44 anni; Vincenzo Vitello, 65 anni (l’unico scarcerato dal “Riesame), Michelangelo Bellavia, 32 anni, tutti coinvolti nelle torbide trame che hanno provocato morti e feriti sull’asse Favara – Liegi.
I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Geri Ferrara, Alessia Sinatra, Claudio Camilleri e Gianluca De Leo, hanno fatto notificare agli indagati arrestati avviso di conclusione delle indagini preliminari (l’anticamera della richiesta di rinvio a giudizio).
Nove in tutto gli avvisi perché oltre agli indagati arrestati è stato avvisato anche Maurizio Distefano, 47 anni ed accusato “solamente” di minacce aggravate e favoreggiamento aggravato.
Per i pubblici ministeri, attribuendo la responsabilità al gruppo di fuoco del clan Bellavia sarebbero loro, in particolare Vardaro, Antonio e Calogero Bellavia, gli autori di una vendetta che, secondo come ricostruito dagli inquirenti, sarebbe riconducibile all’omicidio di Carmelo Bellavia, padre di Calogero, avvenuto nel 2015 a Favara. Da lì in poi una continua risposta di fuoco da entrambe le fazioni: il 14 settembre 2016 la risposta del clan Bellavia che uccide Mario Jakelich e ferisce con cinque colpi di arma da fuoco in un agguato Maurizio di Stefano. Il 26 ottobre un altro omicidio: Carmelo Ciffa, considerato uno dei killer del gruppo Di Stefano, viene ucciso in pieno giorno davanti al supermercato Paghi Poco di Favara Poi ancora una volta il duplice tentato omicidio di Nicotra, considerato uno dei guardaspalle di Distefano, e dello stesso Maurizio Di Stefano, che ancora una volta scampa all’attentato. Infine l’8 marzo 2018 arriva la risposta del gruppo Di Stefano al clan Bellavia. Secondo quanto ricostruito dalle indagini Gastoni, cognato di Nicotra, a bordo di una Y10 attende l’uscita di casa di Emanuele Ferraro, uno degli esponenti di peso del clan contrapposto, e gli spara. La scena viene ripresa dalle telecamere di sorveglianza fatte montare dalla vittima che evidentemente aveva da temere.
Resta fuori, al momento, da ogni tipo di contestazione l’omicidio compiuto Belgio, il 3 maggio 2017, quando venne ucciso un ristoratore favarese – Rino Sorce – titolare della pizzeria “Grande fratello” frequentata da Distefano.
Con il medesimo provvedimento sono state chiuse le indagini riguardanti un diffuso traffico e spaccio di droga.