Un uomo di 57 anni, G.R., è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Castrofilippo, insieme ai militari della Compagnia di Canicattì, per aver esploso due colpi di carabina ad aria compressa e accoltellato due persone – cognati – a margine di una furibonda lite. Il 57enne è stato trasferito nel carcere di Enna. Due i feriti di cui uno in prognosi riservata.
Tutto è iniziato quando i pluripregiudicati G.R. 57anni e P.R. 32 anni, animati da futili motivi, si sono affrontati in strada, a pochi metri dalle rispettive abitazioni. Mentre i due venivano alle mani, interveniva in difesa del secondo il pluripregiudicato G.G. 49 anni all’arrivo del quale G.R. correva a casa, si armava e tornava in strada, dove prima esplodeva alcuni colpi di carabina ad aria compressa contro gli altri due e poi, brandendo un coltellaccio da macellaio, si avventava contro G.G., che colpiva al volto con fendenti micidiali, uno dei quali si abbatteva sul braccio sinistro della vittima, tranciandogli di netto i tendini.
I Carabinieri della Stazione di Castrofilippo e dell’Aliquota Radiomobile del NOR della Compagnia di Canicattì, inviati immediatamente dalla Centrale Operativa, dove erano giunte numerose segnalazioni dell’accaduto, soccorrevano le vittime ed identificavano rapidamente G.R., a casa del quale, nel corso della perquisizione, sequestravano le armi usate poco prima.
Il coltello con la lama di ben 48 centimetri era stato occultato sotto un armadio, ancora sporco di sangue. L’uomo, che nella comunità dei nomadi camminanti è conosciuto come arrotino, veniva trovato in possesso di varie lame e coltelli.
I medici dell’ospedale di Canicattì giudicavano le ferite di P.R. guaribili in 15 giorni, mentre per G.G. si riservavano la prognosi, disponendo il suo trasferimento presso l’Ospedale Civico di Palermo dove, con un delicato intervento chirurgico, si tenterà di restituirgli la funzionalità del braccio, rimasto fortunosamente attaccato al corpo.
G.R., arrestato dai Carabinieri e rinchiuso dall’alba di domenica nel carcere di Enna, ha visto aggravarsi la propria già pesante posizione: per la Procura della Repubblica di Agrigento l’accusa è di tentato omicidio pluriaggravato, per rispondere della quale il fermato comparirà nelle prossime ore davanti al GIP.