Incidente col parapendio a Castelmola, vicino Taormina, in provincia di Messina.
Coinvolte due persone: soccorsa e trasportata in ospedale a bordo dell’elicottero dei Vigili del fuoco una donna di 51 anni; nulla da fare, invece, informa il Comando dei vigili del fuoco, per l’uomo che era con lei. La vittima è Alessandro Melfa, istruttore 52enne di Catania, residente a Gallodoro, come l’allieva di origine argentina. Il mezzo si èà schiantato nella zona di Monte Venere.
Aggiornamento
La donna rimasta ferita, una cinquantenne amica dell’uomo, agrigentina residente a Gallodoro, è ricoverata in codice rosso per un grave politrauma all’ospedale Cannizzaro di Catania.
A trasportarla nel nosocomio etneo è stato l’elicottero ‘Drago 146’ del reparto Volo dei vigili di Catania intervenuto su segnalazione della sala operativa dei pompieri di Messina.
La particolare orografia del terreno dove è precipitato il parapendio ha reso necessario l’intervento dell’elicottero soccorrere la donna che è stata portata a bordo, assieme a un medico del 118, con l’ausilio del verricello. Secondo una prima ipotesi, il parapendio, lanciato da Monte Venere, a Castelmola, avrebbe urtato contro dei fili elettrici dell’alta tensione che sono segnalati e noti. Negli anni scorsi un altro parapendio era caduto nella zona, ma in quel caso il pilota si era salvato.
Sull’incidente avvenuto oggi a Castelmola (Messina), dove lo schianto di un parapendio ha provocato un morto e il ferimento di una donna, il presidente della scuola Etna Fly, Gabriele D’Arrigo, precisa che il pilota Alessandro Melfa non è un istruttore, ma un aiutante, e la passeggera, una sua amica, Maria Jose Isaia, pilota anch’essa.