Ordigni artigianali nei distributori di tabacchi: uno esplode l’altro rimosso dagli artificieri della Polizia

Redazione

| Pubblicato il giovedì 15 Febbraio 2024

Ordigni artigianali nei distributori di tabacchi: uno esplode l’altro rimosso dagli artificieri della Polizia

Sono in corso le indagini, volte a determinare se si sia trattato di un atto intimidatorio o di un tentativo di furto e ad individuarne gli autori.
di Redazione
Pubblicato il Feb 15, 2024

La notte scorsa, gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Vincenzo Giuffrida, dove era stata segnalata un’esplosione. Giunti sul posto, i poliziotti hanno constatato che l’esplosione era riconducibile alla deflagrazione di un ordigno artigianale che era stato collocato all’interno di uno dei due distributori automatici di una rivendita tabacchi ivi insistente, causando ingenti danni.

Esaminando i distributori, gli agenti hanno inoltre accertato che, all’interno della feritoia dell’altro, vi era un altro ordigno artigianale, del tipo bomba carta, rimasto inesploso. Hanno pertanto richiesto l’intervento dell’unità specializzata degli artificieri della Polizia di Stato. Nel frattempo hanno messo in sicurezza l’area, approntando immediatamente un cordone di sicurezza, evacuando la zona e chiudendo al transito le vie di accesso e di transito, sia pedonale che veicolare.

Sul posto è intervenuta altresì una squadra dei Vigili del Fuoco.

Dopo aver analizzato lo scenario e preparato le strumentazioni a disposizione, gli artificieri hanno eseguito il loro intervento. In particolare, un’unità munita di tuta anti-esplosione ha bloccato l’apertura a molla della feritoia e, utilizzando specifico strumento, ha provveduto alla rimozione in sicurezza dell’ordigno, trasportandolo in luogo idoneo per le successive analisi radiografiche, eseguite con l’apposito strumento in dotazione, che ha rilevato la presenza di materiale esplodente all’interno.

Messa in sicurezza l’area, è intervenuta la Polizia Scientifica per il sopralluogo di rito.

Previa autorizzazione del Pubblico Ministero di turno, l’ordigno è stato trasportato in sicurezza in una cava, dove, successivamente, gli artificieri hanno provveduto alla sua distruzione.

Sono in corso le indagini, volte a determinare se si sia trattato di un atto intimidatorio o di un tentativo di furto e ad individuarne gli autori.

di Redazione
Pubblicato il Feb 15, 2024


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