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L’addio a Chiara Adorno tra dolore e rabbia

“Chiara è una fiaccola che ha brillato, ha donato la sua luce e lo ha fatto con la saggezza che è propria del Vangelo. Si può essere saggi anche a 18 anni e Chiara lo era, non soltanto ha saputo far brillare la sua vita ma anche quella degli altri”.

Lo ho detto don Luca Saraceno, che ha presieduto il funerale nella chiesa madre di Solarino, nel Siracusano, di Chiara Adorno, 19 anni, la studentessa che martedì sera è stata travolta prima da una moto e poi da una autovettura in viale Andrea Doria a Catania. I conducenti dei due mezzi sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Catania che coordina le indagini. Il reato ipotizzato è omicidio stradale. Troppo piccola la chiesa per contenere tutti i fedeli molti dei quali sono stati costretti a rimanere fuori. Tutti vicini al padre, alla madre e alla sorella. Presenti al rito il sindaco di Catania, Enrico Trantino, quello di Solarino, Giuseppe Germano e il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo. Un lungo applauso ha accolto la bara all’uscita dalla chiesa.

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Redazione