Gruppo facilitatori traffico internazionale di migranti, 9 fermi

Redazione

| Pubblicato il sabato 05 Dicembre 2020

Gruppo facilitatori traffico internazionale di migranti, 9 fermi

Un network criminale, con appoggi anche in Grecia e Turchia, che aveva ampia disponibilità di denaro per acquistare imbarcazioni, generalmente a vela
di Redazione
Pubblicato il Dic 5, 2020

Un pericolo cartello di ‘facilitatori’ del traffico internazionale di migranti collegato con gruppi criminali in Turchia e Grecia, che forniva, a pagamento, circa 6.000 euro a ‘passeggero’, il necessario per un ‘viaggio tutto compreso’, dalla partenza alla destinazione.

Un network criminale, con appoggi anche in Grecia e Turchia, che aveva ampia disponibilità di denaro per acquistare imbarcazioni, generalmente a vela, rubate o noleggiate, e per reclutare skipper in grado di pilotare le imbarcazioni verso la costa della provincia di Siracusa, con scafisti pagati mille euro a viaggio.

 E’ la ‘rotta d’oriente’ a cui facevano riferimento i 19 fermati dalla Polizia, su disposizione della Procura distrettuale di Catania, nell’ambito dell’operazione ‘Mondi connessi’ eseguita a Bari, Milano, Torino e Ventimiglia (Imperia) dalla squadre mobili di Siracusa e degli altri capoluoghi interessati e dal Servizio centrale operativo.

L’operazione ha disarticolato il gruppo che operava nel nostro Paese indicato come “un necessario anello di congiunzione” con “gruppi criminali attivi in Grecia e Turchia, che agevolavano i migranti nel percorso verso la meta privilegiata, Francia e Nord Europa, attraverso la ‘rotta orientale’ che passa per Afghanistan, Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e Italia”.

Le indagini sono state avviate nel 2018 dall’analisi di 10 sbarchi avvenuti nella provincia di Siracusa, tutti con migranti provenienti dalla rotta del Mediterraneo Orientale, dalla Turchia o dalla Grecia. Le attività dalla polizia ha permesso di risalire a un gruppo criminale, composto da curdo-iracheni, afgani ed italiani, che in cambio di denaro, favoriva sia l’ingresso illegale prima nel nostro Paese e poi in altri in Nord-Europa di migranti. Riusciva anche ad ottenere la regolarizzazione in Italia di stranieri privi dei requisiti di legge, falsificando contratti di lavoro ed altra documentazione necessaria per ottenere il permesso di soggiorno.

di Redazione
Pubblicato il Dic 5, 2020


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