Beni per complessivi 5 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Catania all’imprenditore Alessio Primo Tirendi, originario di Milano e residente nella provincia etnea, più volte indagato per violazioni tributarie e commissione di frodi nel settore delle accise.
Al centro del provvedimento, richiesto dalla Procura, indagini di unità specializzate del Gico del Nucleo Pef delle Fiamme gialle. La confisca riguarda tre imprese, due attiva nel settore del trasporto merci su strada, e una nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, contanti per circa 500 mila euro e disponibilità finanziarie su conti correnti e deposito titoli, per un valore stimato, al momento, di 5 milioni di euro.
Nel dettaglio, le investigazioni hanno consentito di accertare la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare di Tirendi e il complesso dei beni a lui riconducibile.
Al riguardo, le indagini, svolte dalle unità specializzate del Gico del Nucleo Pef di Catania, hanno consentito di appurare che Tirendi, pur a fronte di un esiguo profilo reddituale, siano riconducibili, direttamente o per interposta persona:
– una impresa individuale, con sede a Gravina di Catania, attiva nel settore del trasporto merci su strada, con il connesso patrimonio aziendale;
– la Tiroil s.r.l., con sede a Catania, esercente il commercio all’ingrosso e al dettaglio di carburanti, nonché del trasporto di merci su strada;
– la Tir.Oil. s.r.l., con sede a Catania, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, con il connesso patrimonio aziendale.
All’esito delle investigazioni, il Tribunale di Catania, accogliendo la prospettazione della Gdf, ha disposto la confisca:
– delle società e della ditta individuale sopra citate, con i connessi patrimoni
aziendali;
– contanti per circa 500 mila euro;
– disponibilità finanziarie su conti correnti e deposito titoli, per un valore stimato, al momento, di 5 milioni di euro.