Settimana d’intensa attività, quella appena trascorsa, per gli uomini della Polizia di Stato di Catania che operano per il contrasto all’illegalità diffusa su tutta l’area urbana. In prima linea sul territorio, i Commissariati cittadini costituiscono spesso il primo contatto del cittadino che, avendo subìto un reato, vi si reca per sporgere denuncia, mettendo in moto un’attività d’indagine che spesso porta i poliziotti a individuare il responsabile e a deferirlo all’Autorità Giudiziaria.
È questo il caso di un cittadino dominicano di 30 anni, abitante a Catania, denunciato in stato di libertà dagli agenti del Commissariato Centrale perché responsabile del furto aggravato di una bicicletta, sottratta all’interno del cortile di una palestra del centro cittadino. Dopo aver ricevuto la denuncia, i poliziotti del Commissariato hanno esaminato le immagini dell’impianto di videosorveglianza e da qui hanno individuato il reo, soggetto noto agli investigatori per pregressi analoghi furti, mentre rubava, con un insolito modus operandi, il mezzo a due ruote. L’uomo, infatti, per prelevare la bicicletta ha agito dall’esterno del cortile dov’era parcheggiata, agganciandola con un uncino metallico assicurato a una fune e sollevandola oltre il cancello di delimitazione del cortile. Una volta impadronitosene, il dominicano è fuggito a bordo della stessa.
Agenti del medesimo Ufficio, inoltre, hanno indagato in stato di libertà tre persone, tutte abitanti nel Lazio, responsabili, in concorso, di aver contraffatto e posto all’incasso assegni di vario importo, smarriti, e come tali denunciati dalla parte offesa. Del terzetto fa anche parte un pregiudicato di cittadinanza rumena. Denunciate anche tre persone, responsabili del reato di furto di energia elettrica, realizzato attraverso la manomissione del contatore; il valore complessivo dell’energia trafugata ammonta a circa 8000 euro.
I poliziotti sono entrati in azione anche in tema di contrasto della violenza sulle donne: è stato, infatti notificato a un cittadino tunisino del 1954, un provvedimento di ammonimento emesso lo scorso 8 giugno dal Questore di Catania, per le gravi minacce, le percosse, i continui pedinamenti e persino un tentativo di strangolamento, commessi dall’uomo in danno della coniuge, connazionale, che aveva da tempo dovuto lasciare l’abitazione familiare.
Agenti del Commissariato Librino hanno eseguito controlli a persone sottoposte ad arresti domiciliari; nel corso delle operazioni, un soggetto di 29 anni, pluripregiudicato, è stato indagato in stato di libertà per evasione: essendo stato non trovato presso il luogo di detenzione domiciliare. Durante il controllo, unitamente a personale Enel, è stato altresì accertato il furto di energia elettrica, oltre all’occupazione abusiva della casa dove l’uomo era stato sottoposto alla misura restrittiva.
Il padre 66enne dell’evaso, anche lui pluripregiudicato, è stato quindi indagato in stato di libertà per furto energia elettrica e per occupazione abusiva di un immobile di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Un uomo di 21 anni è stato, infine, indagato in stato di libertà per lesioni e minacce aggravate.
Agenti del Commissariato Borgo Ognina hanno indagato in stato di libertà un 51enne per i reati di truffa e sostituzione di persona. L’attività di p.g. è stata avviata in seguito ad una denuncia sporta a carico di ignoti. La vittima, contattata sulla propria utenza telefonica da un soggetto che si spacciava per dipendente di una nota compagnia assicurativa, con artifici e raggiri è stata indotta ad effettuare un bonifico per il pagamento di una polizza su un conto corrente riconducibile all’indagato.
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Infine, personale delle Volanti ha intercettato in via Naumachia una Lancia Ypsilon che era stata asportata da Piazza Armerina. A bordo del mezzo è stato bloccato un catanese del 1996 che è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato.