Urban center, coinvolgimento della società civile attraverso la partecipazione dal basso, sinergia con gli altri ordini professionali, concorsi di progettazione a due fasi, lotta all’abusivismo, consolidamento della figura dell’architetto nei processi di governo del territorio. Sono queste alcune delle priorità nel programma del neoeletto presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Catania Sebastian Carlo Greco. Tutti temi che puntano a una vision che permetta di affermare il ruolo sociale della categoria, dando continuità al lavoro svolto dal presidente uscente Alessandro Amaro.
Si è insediato il nuovo consiglio ed è stato eletto il presidente, il cui primo impegno è stato quello di nominare le cariche istituzionali: il segretario Giuseppe Messina; il tesoriere Pippo Gianformaggio; i due vicepresidenti Veronica Leone (vicepresidente vicario) e Giovanni Lucifora (vicepresidente aggiunto). Gli obiettivi da intraprendere sono tanti, ripartendo proprio dal rapporto con la collettività, interrottosi bruscamente nel periodo di emergenza sanitaria: “In questi ultimi anni si è fatto molto e sulla scorta di questo proseguiremo il dialogo con le istituzioni – ha sottolineato Greco – l’obiettivo è proporre una visione strategica della città metropolitana di Catania. In una comunità come la nostra non può mancare il contributo degli architetti, che dev’essere volto soprattutto a immaginare come riconvertire gli spazi esistenti e riempire di contenuti quelli vuoti, in un’ottica green, sostenibile e di sicurezza. In questo senso la città non può essere solo un giardino di pietra, ma vorremo che avesse uno sfondo verde e una contemporaneità più presente”.