Da oggi, 6 agosto green pass obbligatorio. Il documento non sarà utilizzato solamente in caso di partecipazione a matrimoni o per le visite nelle case di riposo per anziani. Chi non lo possiede non potrà accedere ad una serie di locali al chiuso: bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei, concerti ed eventi sportivi. A stabilire le novità è stato il decreto legge 105 approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 22 luglio 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 175 del 23 luglio, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.
Tanti i punti di domanda che ci vengono richiesti; Noi della Redazione Grandangolo Agrigento e Grandangolo Catania, abbiamo contattato l’avvocato Alessandro Numini del foro di Catania che ha risposto in modo chiaro e semplice a tutti i quesiti.
– Chi può controllare il green pass? Quali sono le categorie di persone alle quali siamo obbligati a esibire il certificato, e come viene controllato il green pass?
“In primis ci sono le forze dell’ordine, che potranno effettuare dei controlli nei luoghi in cui il green pass è obbligatorio e tutti i pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni. Potranno chiedere il green pass anche i gestori dei locali o gli organizzatori di eventi pubblici come concerti e simili. Il personale preposto al controllo avrà con sé uno smartphone con l’app VerificaC19, scaricabile su tutti gli strumenti digitali: inquadrando il QR code con la fotocamera dello smartphone, l’app, che accede alla banca dati nazionale, potrà dire se il green pass è valido.
– Quali sono le multe e sanzioni previste in caso di violazioni?
“In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni. “
-Quali sono, invece, i rischi per chi falsifica il green pass o ne compra uno contraffatto?
“In caso di falsificazione, i rischi sono ben peggiori della sanzione amministrativa: in diversi casi può scattare il penale a seguito della denuncia per “Falso”. Chi mostra un certificato falso in palestra, al cinema, in aeroporto o altro luogo in cui è obbligatorio il Green Pass, potrebbe incorrere anche nell’accusa di “falso” a seguito della denuncia da parte delle Autorità predisposte al controllo: in questo caso, oltre alla multa stabilita dal decreto Draghi, si rischia un procedimento penale.Nel nostro ordinamento le ipotesi di “falso” sono molteplici e previste agli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489, e 491-bis del Codice penale. Le pene previste, tra cui la reclusione, potrebbero essere applicate anche a coloro che, tramite un certificato vaccinale falso o scaduto, affrontano viaggi all’estero o in Italia o partecipano ad eventi sportivi e cerimonie.
Esempi di reati configurabili in caso di esibizione di un Green Pass falso possono essere:
– art. 482 c.p. Falsità materiale commessa da un privato;
– art. 495 c.p. Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri.
In questa sede si anticipa e prevede che verranno presentati numerosi ricorsi e/od opposizioni avverso le possibili sanzioni e/o imputazioni, e che i giudici si troveranno nella delicata posizione di dover consolidare e cristallizzare un tema che sarà oggetto di forti tensioni ideologiche.
Dal primo settembre e valido, salvo rinnovi, fino al 31 dicembre, certificato verde per scuola e trasporti. Per quanto riguarda la scuola, ha spiegato al termine del Consiglio dei ministri il titolare della Salute Roberto Speranza, è previsto l’obbligo di certificato verde per il personale docente e non, mentre per l’università l’obbligo è esteso anche agli studenti. Per i docenti e per il personale scolastico che si rifiutasse di fare il green pass, il mancato rispetto sarà considerato assenza ingiustificata e dal quinto giorno il rapporto di lavoro sarà sospeso. Sul fronte trasporti il provvedimento introduce il green pass obbligatorio per l’accesso agli aeromobili, ai voli aerei, navi e traghetti interregionali, con l’eccezione per i traghetti Messina-Reggio Calabria. I treni impiegati di tipo intercity, intercity notte. Sugli autobus su un percorso che collega più di due regioni, lo spostamento tra due regioni saranno soggetti a green pass.