“La copiosa e ripetuta caduta di lapilli e cenere vulcanica su Catania e diversi centri della provincia non puo’ continuare a essere considerata dall’Ue come una ‘emergenza di serie B’, e quindi non degna di un sostegno economico. L’Etna da sette mesi costringe decine di migliaia di cittadini a convivere con un’emergenza che continua a causare gravi disagi e ingenti danni economici al territorio, come anche segnalato in questi giorni dal Presidente Musumeci”. Lo dice Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, che in queste ore ha presentato una interrogazione urgente alla Commissione Ue dopo l’ennesimo fenomeno parossistico dell’Etna, che ha inondato di cenere i centri abitati del versante ionico, fino alla costa.
“Il regolamento del FSUE, creato nel 2002 per rispondere alle grandi calamita’ naturali – spiega l’eurodeputata – prevede l’attivazione per danni pari o superiori a 3 miliardi di euro, o allo 0,6% dell’Reddito nazionale lordo (RNL) dello Stato. Soglie troppo alte per casi localizzati, come quelli legati a un’eruzione vulcanica. Poiche’ la soglia e’ gia’ stata abbassata per le regioni ultraperiferiche dell’Ue, chiedo che lo stesso avvenga per le isole e per i vulcani”.