Si chiude con un utile in attivo di 19 milioni di euro, somma che deriva dalla differenza tra 275 milioni di ricavi e 256 milioni di costi, il bilancio unico di esercizio 2021 dell’Università di Catania. Il documento riguardante la contabilità economico-patrimoniale dell’Ateneo è stato approvato nei giorni scorsi all’unanimità dal Consiglio di amministrazione e rivela, al di là delle cifre contenute in relazioni, grafici e tabelle, diversi evidenti motivi di soddisfazione.
“Unict è un Ateneo sano – afferma il rettore Francesco Priolo, ricordando anche i 12 milioni di utile dell’esercizio 2020 – diminuiscono, come ogni anno, i fondi provenienti dal ministero, e anche il gettito relativo alla contribuzione studentesca, per effetto dell’estensione della no tax area al 22%. Nonostante questo, riusciamo a rimanere in attivo procurando ulteriori risorse e contenendo o riducendo i costi di gestione. Un dato è particolarmente significativo: l’indicatore di spesa del personale, che viene utilizzato come criterio per l’utilizzo dei punti organico, è ulteriormente sceso al 69,75%: nel 2018 eravamo oltre il tetto dell’80%, siamo passati nel 2019 al 78,66% e nel 2020 al 71,31%. Anche questo dato è indice di una oculata gestione delle risorse, umane ed economiche, e ci permette di programmare con maggiore serenità la crescita futura”.