La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), guidata dal procuratore Giuseppe Verzera, ha chiesto il rinvio a giudizio per sei indagati accusati di disastro ambientale colposo in concorso in seguito al vasto incendio che distrusse 240 ettari di macchia mediterranea nell’isola di Stromboli, innescato durante le riprese, nel maggio di due anni fa, della fiction “Protezione civile” della Rai. Ne da’ notizia la Gazzetta del Sud. Si tratta di quattro persone fisiche e due società con personalità giuridica per le responsabilità amministrative. Gli indagati sono Matteo Levi, 63 anni; Roberto Ricci 68 anni; Elio Terribili 63 anni; Luca Palmentieri, 40 anni. Tutti professionisti nel settore degli effetti speciali e della produzione cinematografica. Le società coinvolte sono la “11 Marzo Films srl” e la “Best Sfx srls”, entrambe con sede a Roma.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo Verzera e dai sostituti Carlo Bray e Luca Gorgone, sono state complesse e si sono avvalse di contributi tecnici e consulenze specialistiche per ricostruire la vicenda. I carabinieri di Milazzo e di Stromboli, hanno svolto un lavoro meticoloso, effettuando numerosi sopralluoghi e raccogliendo testimonianze e documenti. Il disastro ambientale che ne è seguito ha suscitato un’ondata di polemiche e indignazione tra gli abitanti dell’isola delle Eolie. La devastazione causata dal rogo ha avuto ripercussioni anche sul turismo, una delle principali fonti di reddito per Stromboli, con notevoli danni economici. Nel tentativo di ricucire i rapporti con la comunità locale, la Rai aveva proposto di lanciare la fiction come un evento-anteprima che coinvolgesse l’intera comunità ma gli isolani si sono opposti, chiedendo un risarcimento per i danni subiti.