Catania, veduta
La provincia di Parma conquista la vetta della classifica sulla qualità della vita, seguita sul podio da Trento e Bolzano. Tutte del Sud le ultime, secondo il Rapporto sulla Qualità della vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla 23esima edizione.
Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia (che era ultima lo scorso anno). A metà classifica Roma, che scivola al 54/mo posto (l’anno scorso era al 50/mo), seguita dalla prima provincia meridionale per qualità della vita, che è Matera.
Il rapporto registra quest’anno la scalata dei grandi centri urbani del Centro-Nord, con Bologna che era 27ma lo scorso anno e ora è quarta, Milano, che guadagna ben quaranta posizioni (dalla 45 alla quinta) e Firenze, da 31ma a sesta.
“Nella fase di uscita dall’emergenza pandemica, sono le grandi aree urbane del Centro-Nord che hanno mostrato la maggiore resilienza”, sottolinea il coordinatore della ricerca, Alessandro Polli, del dipartimento di Scienze sociali e economiche della Sapienza.
La qualità della vita viene definita “buona” o “accettabile” in 63 province su 107, lo scorso anno erano 60 su 107. Tradotto in termini di popolazione, 22 milioni 255 mila residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 25 milioni 649 mila residenti della passata edizione, pari al 42,5% della popolazione.
Nel complesso la consistenza numerica dei primi due gruppi, comprendenti province in cui la qualità ambientale è classificata come buona o accettabile, si mantiene sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Infatti, il gruppo 2, come lo scorso anno, comprende 26 province, quindi le province censite nei primi due gruppi, dove la qualità ambientale è buona o accettabile, passano da 47 a 49. Nelle restanti 58 province, di contro, la qualità ambientale risulta scarsa o insufficiente. Con particolare riferimento alle 25 province censite nel gruppo di coda (contro le 30 dello scorso anno), vi figurano 5 province del nord ovest (Alessandria in Piemonte; Como in Lombardia; 3 delle 4 province liguri ad eccezione di La Spezia), 3 province del centro Italia contro le 6 della passata edizione (Massa-Carrara e Grosseto in Toscana, Latina nel Lazio) e 17 province in Italia meridionale e insulare, contro le 18 dello scorso anno (le due province molisane; Napoli in Campania; tutte le province pugliesi ad eccezione di Bari e Lecce; Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone in Calabria; Trapani, Caltanissetta, Palermo, Messina, Siracusa e Catania in Sicilia; Sassari in Sardegna). Come nei due anni passati, chiude la classifica Catania