Ndrangheta, disposta amministrazione giudiziaria per l’Eurospin Sicilia

Redazione

| Pubblicato il giovedì 16 Marzo 2023

Ndrangheta, disposta amministrazione giudiziaria per l’Eurospin Sicilia

Secondo quanto emerge dal provvedimento "la 'ndrangheta sarebbe stata agevolata ad infiltrarsi nell'attività di espansione commerciale di Eurospin"
di Redazione
Pubblicato il Mar 16, 2023

La Direzione Investigativa Antimafia e il comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla locale Procura Distrettuale Antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione ad un provvedimento con il quale il Tribunale reggino – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto l’applicazione dell’amministrazione giudiziaria nei confronti della Eurospin Sicilia Spa, con sede a Catania, una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della distribuzione alimentare.

Il noto marchio, operante nel settore della grande distribuzione alimentare, e’ presente con oltre 100 punti vendita in Calabria e Sicilia, con un fatturato annuo di circa 900 milioni di euro e 2500 dipendenti. Il complesso esame degli elementi d’indagine, tra cui le risultanze dell’Operazione Planning, sempre condotta dalla Dia e dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Reggio, avrebbe disvelato l’esistenza di un rapporto stabile di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attivita’ economiche dell’impresa – in particolare l’espansione commerciale sul territorio – ed esponenti della ‘ndrangheta o collusi con questa.

Ndrangheta, disposta amministrazione giudiziaria per l’Eurospin Sicilia

L’edificazione e la ristrutturazione di alcuni punti vendita presenti nella citta’ e nella provincia del capoluogo reggino sarebbero avvenuti attraverso imprese, formalmente intestate a prestanome, ma, di fatto, gestite da imprenditori contigui alla criminalita’ mafiosa locale, favorendo anche in maniera indiretta l’arricchimento delle consorterie criminali. In questocontesto sarebbe emerso che l’infiltrazione mafiosa avrebbe fortemente condizionato le scelte aziendali dell’impresa committente .

Pertanto il Tribunale, avendo rilevato la sussistenza di sufficienti indizi per ritenere che l’attivita’ posta in essere nella gestione dell’impresa, seppur colposamente, abbia agevolato imprenditori che operavano nell’interesse della ‘ndrangheta, ne ha disposto l’amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno, al fine di arginarne la contaminazione mafiosa.

di Redazione
Pubblicato il Mar 16, 2023


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