“Morti dopo vaccino a Catania e Siracusa”: 21 indagati, sequestrato lotto

Redazione

| Pubblicato il giovedì 11 Marzo 2021

“Morti dopo vaccino a Catania e Siracusa”: 21 indagati, sequestrato lotto

In seguito alle morti del militare Stefano Paternò e del poliziotto Davide Villa
di Redazione
Pubblicato il Mar 11, 2021

La dose di vaccino somministrata a Stefano Paterno’, il militare di 43 anni di Misterbianco in servizio ad Augusta morto il 9 marzo nella sua abitazione, fa parte del lotto ABV2856 di Astrazeneca ritirato dall’Aifa su tutto il territorio italiano. Non sono state dimostrate, al momento, correlazioni tra il decesso della vittima e quella dose ma per fare chiarezza sulla vicenda la Procura di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. “Gli indagati sono 21, come atto dovuto per un accertamento, e domani sara’ affidato l’incarico al medico legale”, spiega all’AGI il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, ma e’ probabile che serviranno altri esami, tra cui quelli istologici e tossicologici, per avere un quadro della situazione piu’ chiaro. La spinta alle indagini l’ha data l’esposto presentato dalla famiglia del militare, che vuole conoscere le ragioni per cui il suo cuore ha cessato di battere ma soprattutto sapere se esista un legame tra l’arresto cardiaco che lo ha stroncato e l’inoculazione della dose del vaccino. “A Stefano Paterno’ – si legge nell’esposto della famiglia del marinaio, rappresentata dagli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano ed Attilio Indelicato – fu richiesto di essere sottoposto presso l’ospedale militare di Augusta alla somministrazione del vaccino anti Covid 19, poi somministrato AstraZeneca, codice lotto/fiala ABV2856 in data 08.03.2021”. Secondo la ricostruzione della famiglia, contenuta nell’esposto, “immediatamente dopo la somministrazione il nostro congiunto, tornato nella sua casa di Misterbianco, accusava uno stato di malessere generale, caratterizzato da un rialzo febbrile: donde la somministrazione di Tachipirina 1000”. Attraverso i propri legali, i parenti del militare hanno chiesto agli inquirenti di “accertare se vi siano o meno responsabilita’ per azioni e/o omissioni connesse alla somministrazione del vaccino ai fini dell’individuazione e della sanzione degli eventuali responsabili del decesso di Stefano Paterno'”

Anche La Procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l’omicidio colposo, sulla morte di Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa dopo l’inoculazione del vaccino. Al poliziotto e’ stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale. Villa, poliziotto esperto della squadra mobile della Questura che collaborava a indagini delicate con lo Sco, si era sentito male il giorno dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca, che aveva ricevuto durante le inoculazioni delle dosi con gli altri colleghi. Era stato il fratello Fabrizio, noto fotoreporter internazionale, ad accompagnarlo in ospedale, dove sue condizioni di salute si sono aggravate. Davide Villa e’ deceduto nell’ospedale San Marco di Catania per una grave trombosi che gli ha causato un’emorragia celebrale.

L’inchiesta e’ stata aperta su notizie di stampa. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania

di Redazione
Pubblicato il Mar 11, 2021


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