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Mafia, Beppe Montana: il poliziotto agrigentino capo della mitica Catturandi

Il 28 luglio del 1985, a 34 anni, veniva assassinato dalla mafia, a Porticello, il Commissario della Polizia di Stato Giuseppe Montana, detto Beppe, che soltanto dieci giorni prima dell’agguato aveva portato a termine il suo ultimo blitz a Buonfornello, arrestando una decina di mafiosi.
Il giovane Commissario agrigentino, stretto collaboratore del Giudice Rocco Chinnici, e la Squadra mobile di Palermo avevano ottenuto grandi risultati nella lotta a “cosa nostra”.

Impegno, passione e sacrificio hanno sempre contraddistinto la carriera del Commissario Montana, e per noi sono tutt’ora un fulgido esempio di determinazione e una sicura fonte d’ispirazione. A lui, il 21 marzo 2018, alla presenza dell’allora Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza prefetto Franco Gabrielli, è stato intitolato il palazzo sede della Questura di Agrigento.

“Grande tenacia, determinazione e coraggio si legano al ricordo del commissario della Polizia di Stato Beppe Montana, investigatore impegnato nella lotta alla mafia e nell’individuazione di pericolosi criminali che hanno fatto parte di Cosa nostra. Mi auguro che la passione per il suo lavoro e lo spiccato senso dello Stato, che hanno contraddistinto il suo operato, possano continuare a essere d’esempio“. Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla

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Redazione