Cracolici “Sostegno ai giornalisti minacciati, sono frontiera di libertà”

Redazione

| Pubblicato il martedì 25 Febbraio 2025

Cracolici “Sostegno ai giornalisti minacciati, sono frontiera di libertà”

di Redazione
Pubblicato il Feb 25, 2025

PALERMO (ITALPRESS) – “Siamo qui per dare un segnale forte a favore di una categoria, quella dei giornalisti, che considero la frontiera più esposta per il diritto alla libertà in Sicilia e nel nostro Paese perchè colpisce un valore essenziale per la criminalità mafiosa, che è la reputazione. Per questo oggi con la commissione Antimafia regionale manifestiamo la piena solidarietà, anche da parte dell’intero parlamento siciliano, nei confronti dei cronisti che vengono minacciati con diverse modalità: dalle querele temerarie alle intimidazioni a ogni tentativo di bavaglio. L’esercizio della libertà di stampa è sacro”. Così Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia, ha aperto oggi la seduta convocata per la prima volta nella sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in un bene confiscato alla mafia.
Nel corso della seduta, che si è svolta alla presenza del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli, dei componenti del consiglio dell’ordine, dei componenti della commissione Antimafia: Fabio Venezia, Giovanni Burtone, Marco Intravaia, Marianna Caronia, Roberta Schillaci, dei direttori e i responsabili delle testate di informazione regionale, sono stati ventidue i giornalisti che sono intervenuti per raccontare le difficoltà nel fare cronaca oggi, tra minacce e leggi bavaglio.
“Oltre che sul potere criminale e intimidatorio della mafia dobbiamo interrogarci sull’operazione culturale – ha detto Cracolici – che la mafia sta facendo per risultare attrattiva non solo sui social, ma anche attraverso manifesti inneggianti alla mafiosità di artisti neomelodici: c’è una vera e propria strategia di comunicazione di cosa nostra. Il tema della lotta alla mafia deve tornare a essere centrale a livello nazionale. L’ultima inchiesta dimostra che alla mafia ci si rivolge come fosse un’agenzia di intermediazione, per risolvere qualunque tipo di problema, dal posto di lavoro, al posto al cimitero o in ospedale. Colpirli sul piano del consenso sociale è uno dei compiti della politica e delle istituzioni”.
Durante la riunione è intervenuto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Roberto Gueli: “Ringraziamo il presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici, e la commissione per l’incontro proficuo di oggi – ha detto Gueli – i tanti colleghi presenti, che hanno subito minacce, hanno evidenziato un fatto: la categoria deve essere unita e fare un fronte comune per contrastare un mondo che non ama nè il giornalista nè il giornalismo, perchè dà fastidio. Occorre fortificare la categoria, e la politica che legifera in questo deve essere in prima fila e dare una mano ai giornalisti che spesso sono lasciati soli”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

di Redazione
Pubblicato il Feb 25, 2025


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