Caccia, per il Tar è legittimo il calendario venatorio della Regione siciliana

Redazione

| Pubblicato il martedì 07 Gennaio 2025

Caccia, per il Tar è legittimo il calendario venatorio della Regione siciliana

di Redazione
Pubblicato il Gen 7, 2025

Il calendario venatorio della Regione siciliana 2024-2025 è legittimo. I giudici della terza sezione del Tar, presieduti da Roberto Valenti, hanno in parte respinto e in parte dichiarato improcedibile il ricorso presentato dalle associazioni Wwf, Legambiente Sicilia, Lipu, Enpa e Lndc che chiedevano l’annullamento dei provvedimenti con cui era stata regolamentata la caccia.

L’assessore regionale dell’agricoltura ha approvato il regolamento con cui autorizzava l’apertura anticipata della stagione venatoria nei giorni 1,2,4,7,8 e 11 settembre 2024 alle specie colombaccio e tortora selvatica e l’apertura generale della stagione venatoria a far data dal 15 settembre, anziché dal 1° ottobre 2024, per la caccia della quaglia, beccaccia e cinghiale.

Davanti ai giudici amministrativi si sono costituite diverse associazione venatorie tra le quali l’Unaves, assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza che hanno contestato i rilievi mossi dagli ambientalisti. Secondo i legali la Regione Siciliana ha emanato un calendario venatorio, nel rispetto del principio di precauzione e di piena conservazione del patrimonio faunistico. Tesi accolte dai giudici che hanno legittimato l’operatore dell’assessorato.

di Redazione
Pubblicato il Gen 7, 2025


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