MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo e AICCON hanno pubblicato la XIV edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo Settore. L’indagine 2025 restituisce l’immagine di un settore in evoluzione, e più consapevole del proprio ruolo economico e sociale, attento alla sostenibilità e con aspettative crescenti nei confronti del sistema bancario.
Dopo anni di tendenze stabili, emergono alcuni segnali di discontinuità: la relazione banca-impresa sociale resta complessivamente positiva con oltre il 76% che si dichiara soddisfatto, sebbene la percentuale sia in leggero calo. A dichiararsi maggiormente soddisfatte della relazione con i propri istituti di credito sono soprattutto le realtà presenti nelle regioni al Sud (80%), nonchè quelle con anzianità operativa superiore ai 20 anni (79,9%). Il fattore più apprezzato si conferma la presenza di personale dedicato e formato e aumenta la richiesta di servizi specifici e personalizzati.
Le organizzazioni che hanno investito nel triennio 2021-2024 rappresentano il 52% del totale delle 250 intervistate (in flessione del 15% rispetto al 2024) e 4 su 10 hanno previsto nuovi investimenti nel 2025. Cresce l’autofinanziamento (48%) e si riduce il ricorso al credito bancario (26,2%).
L’analisi dell’Osservatorio evidenzia come le banche abbiano un ruolo chiave nel sostenere la crescita e la resilienza del Terzo Settore. Oltre all’erogazione di credito, possono agire come veri e propri partner promuovendo strumenti ad impatto su misura per i diversi segmenti del Terzo Settore, una maggiore flessibilità nelle valutazioni creditizie e semplificazione delle procedure di accesso al credito.
La formazione resta una leva importante: quasi il 40% delle organizzazioni chiede percorsi formativi in particolare su valutazione d’impatto (+30% rispetto al 2024) e progetti di raccolta fondi (+4,5%). Altro ambito molto richiesto è la consulenza e l’accompagnamento verso i servizi di welfare aziendale per circa il 30% degli enti, dato che raggiunge il 40% per le realtà di recente costituzione.
Fondamentale inoltre la collaborazione pubblico-privato, per rafforzare le relazioni territoriali e convogliare risorse verso i bisogni sociali emergenti. Tra le priorità su cui il Terzo Settore chiede collaborazione al sistema bancario emergono la lotta alla povertà (26,8%), l’occupazione (21%) e l’accesso ai servizi di cura e assistenza (22,3%).
In questo scenario si inserisce il ruolo di Intesa Sanpaolo quale istituzione che vuole dare un reale contributo alla riduzione dei divari sociali. Attraverso un modello distintivo con due strutture dedicate e complementari, Intesa Sanpaolo per il Sociale e la Direzione Impact, che opera nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, il Gruppo guidato dal CEO Carlo Messina, rafforza l’obiettivo di essere un punto di riferimento nella sostenibilità sociale, promuovendo i temi dell’inclusione e della coesione nel quadro della propria strategia complessiva. Un impegno che si traduce anche nel raccontare e valorizzare, grazie allo strumento della Banca di valutazione d’impatto sociale delle iniziative finanziate, i risultati concreti e le storie di cambiamento generate dal Terzo Settore.
“La nuova edizione dell’Osservatorio restituisce un Terzo Settore che evolve, seleziona e ripensa le proprie priorità. La sfida per il futuro è costruire una finanza più generativa, misurabile e di impatto, capace di accompagnare le imprese sociali nelle transizioni digitale, ambientale e organizzativa, rafforzando il legame tra banca e comunità – spiega Andrea Lecce, responsabile Direzione Impact della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Ogni anno grazie all’impegno delle 600 persone della Direzione Impact eroghiamo circa 300 milioni di euro di credito agevolato a oltre 100.000 realtà del Terzo Settore”.
Per Paolo Venturi, Direttore AICCON Research Center, “i segnali, ormai non più deboli, di una discontinuità presente nella domanda di finanza delle imprese sociali indicano la necessità di un secondo tempo anche nell’offerta di servizi e di strumenti finanziari. La nuova fase ha come caratteristica principale quella di definire e proporre strumenti sempre più pragmatici e legati ai bisogni e, allo stesso tempo, di guardare non più solo alle singole organizzazioni, ma ai sistemi territoriali che oggi, più che mai, sono fondamentali per una nuova stagione di investimenti legati alle transizioni”.
L’Osservatorio si arricchisce per il quinto anno dell’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali e CGM, volta a rilevare il sentiment, lo stato di salute e le prospettive future di sviluppo su un campione di 100 cooperative sociali.
Anche da questo report – che si affianca all’Osservatorio e lo integra – emerge un Terzo Settore in evoluzione tra consolidamento e rinnovata spinta innovativa. Si conferma l’importanza di rafforzare la propensione alla collaborazione e volgere alla costruzione di un solido ecosistema tra i principali soggetti ed operatori dell’economia sociale: Enti del Terzo Settore, Pubblica Amministrazione e banche/finanziatori. In particolare, si consolida il ruolo degli istituti bancari come partner di sviluppo sostenibile e digitale: 8 imprese su 10 ritengono utile o indispensabile il loro contributo, in particolare attraverso strumenti finanziari di impatto e co-investimenti.
Dopo anni di tendenze stabili, emergono alcuni segnali di discontinuità: la relazione banca-impresa sociale resta complessivamente positiva con oltre il 76% che si dichiara soddisfatto, sebbene la percentuale sia in leggero calo. A dichiararsi maggiormente soddisfatte della relazione con i propri istituti di credito sono soprattutto le realtà presenti nelle regioni al Sud (80%), nonchè quelle con anzianità operativa superiore ai 20 anni (79,9%). Il fattore più apprezzato si conferma la presenza di personale dedicato e formato e aumenta la richiesta di servizi specifici e personalizzati.
Le organizzazioni che hanno investito nel triennio 2021-2024 rappresentano il 52% del totale delle 250 intervistate (in flessione del 15% rispetto al 2024) e 4 su 10 hanno previsto nuovi investimenti nel 2025. Cresce l’autofinanziamento (48%) e si riduce il ricorso al credito bancario (26,2%).
L’analisi dell’Osservatorio evidenzia come le banche abbiano un ruolo chiave nel sostenere la crescita e la resilienza del Terzo Settore. Oltre all’erogazione di credito, possono agire come veri e propri partner promuovendo strumenti ad impatto su misura per i diversi segmenti del Terzo Settore, una maggiore flessibilità nelle valutazioni creditizie e semplificazione delle procedure di accesso al credito.
La formazione resta una leva importante: quasi il 40% delle organizzazioni chiede percorsi formativi in particolare su valutazione d’impatto (+30% rispetto al 2024) e progetti di raccolta fondi (+4,5%). Altro ambito molto richiesto è la consulenza e l’accompagnamento verso i servizi di welfare aziendale per circa il 30% degli enti, dato che raggiunge il 40% per le realtà di recente costituzione.
Fondamentale inoltre la collaborazione pubblico-privato, per rafforzare le relazioni territoriali e convogliare risorse verso i bisogni sociali emergenti. Tra le priorità su cui il Terzo Settore chiede collaborazione al sistema bancario emergono la lotta alla povertà (26,8%), l’occupazione (21%) e l’accesso ai servizi di cura e assistenza (22,3%).
In questo scenario si inserisce il ruolo di Intesa Sanpaolo quale istituzione che vuole dare un reale contributo alla riduzione dei divari sociali. Attraverso un modello distintivo con due strutture dedicate e complementari, Intesa Sanpaolo per il Sociale e la Direzione Impact, che opera nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, il Gruppo guidato dal CEO Carlo Messina, rafforza l’obiettivo di essere un punto di riferimento nella sostenibilità sociale, promuovendo i temi dell’inclusione e della coesione nel quadro della propria strategia complessiva. Un impegno che si traduce anche nel raccontare e valorizzare, grazie allo strumento della Banca di valutazione d’impatto sociale delle iniziative finanziate, i risultati concreti e le storie di cambiamento generate dal Terzo Settore.
“La nuova edizione dell’Osservatorio restituisce un Terzo Settore che evolve, seleziona e ripensa le proprie priorità. La sfida per il futuro è costruire una finanza più generativa, misurabile e di impatto, capace di accompagnare le imprese sociali nelle transizioni digitale, ambientale e organizzativa, rafforzando il legame tra banca e comunità – spiega Andrea Lecce, responsabile Direzione Impact della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Ogni anno grazie all’impegno delle 600 persone della Direzione Impact eroghiamo circa 300 milioni di euro di credito agevolato a oltre 100.000 realtà del Terzo Settore”.
Per Paolo Venturi, Direttore AICCON Research Center, “i segnali, ormai non più deboli, di una discontinuità presente nella domanda di finanza delle imprese sociali indicano la necessità di un secondo tempo anche nell’offerta di servizi e di strumenti finanziari. La nuova fase ha come caratteristica principale quella di definire e proporre strumenti sempre più pragmatici e legati ai bisogni e, allo stesso tempo, di guardare non più solo alle singole organizzazioni, ma ai sistemi territoriali che oggi, più che mai, sono fondamentali per una nuova stagione di investimenti legati alle transizioni”.
L’Osservatorio si arricchisce per il quinto anno dell’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali e CGM, volta a rilevare il sentiment, lo stato di salute e le prospettive future di sviluppo su un campione di 100 cooperative sociali.
Anche da questo report – che si affianca all’Osservatorio e lo integra – emerge un Terzo Settore in evoluzione tra consolidamento e rinnovata spinta innovativa. Si conferma l’importanza di rafforzare la propensione alla collaborazione e volgere alla costruzione di un solido ecosistema tra i principali soggetti ed operatori dell’economia sociale: Enti del Terzo Settore, Pubblica Amministrazione e banche/finanziatori. In particolare, si consolida il ruolo degli istituti bancari come partner di sviluppo sostenibile e digitale: 8 imprese su 10 ritengono utile o indispensabile il loro contributo, in particolare attraverso strumenti finanziari di impatto e co-investimenti.
– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).