APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – Le pressioni ci sono ma Antonio Conte vuole evitare di farle arrivare all’interno del suo gruppo. La capolista Inter tornerà in campo domani per sfidare il Bologna al ‘Dall’Arà, certamente una gara complicata che arriva subito dopo la sosta per le nazionali e gli annessi problemi legati al Covid: “Ci aspettano tre partite in 9 giorni, sarà importante ripartire col piede giusto – ha detto Conte in conferenza stampa -. Contro il Bologna sarà una partita in cui dovremo fare attenzione, è una buona squadra allenata da un ottimo allenatore. Ci stiamo preparando, ieri sono rientrati tutti e stiamo cercando nel miglior tempo possibile di preparare al meglio il match. Dobbiamo riprendere da dove abbiamo lasciato. Dopo la sosta non è mai semplice, devi riannodare il filo del discorso. I ragazzi sanno bene che non c’è molto tempo e bisogna ripartire nella giusta maniera subito”. Il tecnico nerazzurro in carriera è stato diverse volte al primo posto nel rush finale del campionato e sa bene quali insidie nasconde la parte conclusiva del torneo: “Non dobbiamo parlare e fare i fatti. Per tanti è la prima volta, però dico sempre di pensare a noi stessi senza guardare gli altri. Abbiamo sempre ragionato così finora e continueremo a farlo fino alla fine del campionato”. Sulla sosta, i casi di Covid nelle varie Nazionali e il turnover: “Sicuramente si poteva fare meglio, ma il mondo del calcio ha deciso di convivere con il problema covid. Spero si possa risolvere presto cercando di fare questi vaccini per tutti, per la popolazione e anche per noi. Per quanto riguarda e rotazioni ho delle risorse e cerco di sfruttarle al meglio. Alleno tutti i giocatori come se dovessero scendere in campo, sono tutti pronti a fare il loro dovere se chiamati in causa”. L’avversario, il Bologna di Mihajlovic, rappresenta un ostacolo sicuramente da non sottovalutare: “Loro sono una squadra che proverà a renderci complicata la vita – ha sottolineato Conte -. Lavoriamo dall’anno scorso e cerchiamo di migliorarci sempre correggendo difetti e esaltando le nostre doti”.
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