Ben Glassberg dirige “War Requiem” di Britten al Teatro Massimo di Palermo

Redazione

| Pubblicato il mercoledì 04 Giugno 2025

Ben Glassberg dirige “War Requiem” di Britten al Teatro Massimo di Palermo

di Redazione
Pubblicato il Giu 4, 2025

PALERMO (ITALPRESS) – Un’opera monumentale di grande bellezza e una condanna di tutte le guerre, ieri come oggi. È il “War Requiem” di Benjamin Britten, compositore e convinto pacifista, che lo compose nel 1962 per la solenne inaugurazione della nuova Cattedrale di Coventry, ricostruita dopo la devastazione dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

A dirigere la partitura, con Orchestra, Coro e Coro di Voci bianche del Teatro Massimo di Palermo, domani alle 20:30, è il britannico Ben Glassberg, direttore musicale della Volksoper di Vienna e dell’Opéra de Rouen – Normandie, apprezzato per l’energia e la grande sensibilità interpretativa.

Il cast dei solisti conta su grandi interpreti di livello internazionale: dal soprano moldavo Natalia Tanasii, che torna al Teatro Massimo dopo essere stata Tatjana nell’Onegin nel 2023; al tenore neozelandese Thomas Atkins, con la sua voce di heldentenor (tenore eroico) contraddistinta da timbro scuro e volume; al baritono sudafricano Jacques Imbrailo apprezzato per voce e carisma scenico.

Il Coro e il Coro di Voci bianche del Teatro Massimo, istruiti dal Maestro Salvatore Punturo, hanno un ruolo centrale nell’esecuzione dell’opera che passa da momenti di grande solennità a sussurri di profonda disperazione.

La struttura del “War Requiem” intreccia il testo latino tradizionale della messa da Requiem con le toccanti poesie di Wilfred Owen, il soldato e poeta inglese che scrisse dal fronte sugli orrori delle trincee e dell’insensatezza della guerra, morto nel 1918 pochi giorni prima della fine della prima guerra mondiale.

Le sue potenti poesie testimoniano la brutalità della guerra e la profonda umanità dell’autore. Attraverso l’uso di due lingue e due testi distinti – e il riferimento a due guerre diverse – Britten amplifica il messaggio universale del “War Requiem”, sottolineando l’orrore della seconda guerra mondiale e richiamando la tragedia del primo conflitto mondiale. Un capolavoro che, con il suo messaggio di condanna e di speranza nella riconciliazione, continua a risuonare con forza ancora oggi.

-Foto Fondazione Teatro Massimo-
(ITALPRESS).

di Redazione
Pubblicato il Giu 4, 2025


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