PALERMO (ITALPRESS) – Si rafforzano le quotazioni di Luca Lupi, quale successore di Pasqualino Monti, alla guida dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale. Dopo l’endorsement del Governatore, Renato Schifani, è arrivato adesso anche il sostegno da parte del presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio. Perde invece peso la proposta di candidatura dell’ex eurodeputata, Annalisa Tardino, sostenuta dalla Lega, che rivendica la casella per un suo candidato. Soprattutto alla luce di una norma che regolamenta gli incarichi pubblici.
A lanciare il nome di Lupi, come successore naturale, è stato proprio il presidente Schifani, che non sembra intenzionato a ratificare le scelte del Ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini. Una proposta accolta favorevolmente dal presidente degli industriali siciliani, Gaetano Vecchio, secondo cui la persona più adatta a continuare questa avventura è proprio Lupi. La preoccupazione nel mondo dell’imprenditoria è che il processo di cambiamento avviato da Pasqualino Monti si interrompa.
Ma la proposta sta stretta alla Lega, che è intenzionata a dare le carte ed ha deciso di puntare sulla siciliana, Annalisa Tardino, eurodeputata per il Carroccio dal 2019 al 2024. Soltanto che una norma di legge potrebbe mandare a gambe all’aria il gioco della Lega. L’incarico di Presidente di un’Autorità di Sistema Portuale è un ruolo di vertice in un ente pubblico non economico di rilevanza nazionale.
Pertanto, è pienamente soggetto alla disciplina sull’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi pubblici, in particolare al Decreto Legislativo dell’8 aprile 2013, numero 39, e alla Legge 28 gennaio 1994, numero 84 (ora ampiamente modificata e riorganizzata dal Decreto Legislativo del 4 agosto 2016, numero 169), che disciplina la materia delle Autorità di Sistema Portuale. Ed alla luce della normativa un ex Parlamentare Europeo non può essere nominato Presidente di un’Autorità di Sistema Portuale se la cessazione del suo mandato parlamentare è avvenuta nei due anni precedenti la data del conferimento dell’incarico. Un ostacolo legislativo alla nomina di Annalisa Tardino.
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