Armani, principe di semplicità amato da Pantelleria / di Italo Cucci

Redazione

| Pubblicato il giovedì 04 Settembre 2025

Armani, principe di semplicità amato da Pantelleria / di Italo Cucci

di Redazione
Pubblicato il Set 4, 2025

Di Italo Cucci

PANTELLERIA (TRAPANI) (ITALPRESS) – Il suo Maine nero – lo yacht che spuntava dal mare come un gigantesco pesce siluro – quest’anno non è arrivato e Pantelleria ha sentito nel suo cuore – quello della gente semplice e operosa che lo amava come un fratello, a volte come un santo – che forse non lo avrebbe rivisto. Alla festa dei novant’anni era a Milano, e c’era con il suo sorriso luminoso, ma qualcuno lo reggeva discreto e s’è capito che non avrebbe fatto altre passeggiate a Cala Gadir, il borgo di pescatori nel nord-est dell’Isola, uno dei luoghi più affascinanti dove nel tempo aveva fatto nascere i suoi dammusi, le tipiche case pantesche con il tetto a cupola bianca e i muri di pietra. Pantelleria amava Armani, da decenni presenza magica dell’Isola dai cui colori aveva tratto ispirazione per le sue creazioni.

Da decenni era un generoso benefattore, prima per la bellezza della sua Gadir, poi con donazioni all’Ospedale culminate con il regalo della Tac (appena sostituita da uno strumento nuovissimo) e altri interventi straordinari. Ora l’Isola lo piange, sconvolta. Anche se il cuore già lo temeva lontano per sempre.

Per la prima volta, da una vita, quest’estate non era arrivato. Era bello salire al colle di San Marco – quando qualcuno m’avvertiva del suo arrivo – e cercare di vedere, in un mare senza fine, l’arrivo del Main. Era il puntuale ritorno di Ulisse non solo alla sua Itaca fiorita ma alla sua famiglia pantesca.

Il Maestro, Re Giorgio: Armani era in realtà un principe di semplicità, ogni mattina scendeva in mezzo alla gente – vicino al Castello, al porto dov’era attraccato il suo yacht, dall’Admiral – il primo – al Main, l’ultimo – quando veniva a prendere i giornali con il suo ormai vecchio “Ciao”. Quest’estate non è arrivato. Aveva ricevuto un invito dal Parco per la festa della vite ad alberello premiata dall’Unesco, avrei voluto rivederlo per ricaricarmi della sua eleganza e della sua dolcezza: “Purtroppo – mi rispose – la settimana della Haute Couture mi porterà a Parigi. Desidero ringraziarti dell’invito e di tutto quello che fai per il Parco e per la nostra bellissima isola”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

di Redazione
Pubblicato il Set 4, 2025


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