A Palermo una scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione

Redazione

| Pubblicato il mercoledì 18 Giugno 2025

A Palermo una scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione

di Redazione
Pubblicato il Giu 18, 2025

PALERMO (ITALPRESS) – Un percorso per formare i giovani medici su un tema estremamente delicato come quello dei rischi legati al cibo: a Palermo sono aperte le iscrizioni per la scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione, la cui prova concorsuale si terrà nella seconda metà di luglio. Obiettivo della scuola è guidare gli studenti nel cuore delle problematiche cliniche legate al settore, dal diabete all’obesità fino alle malattie cardiovascolari, e fornire loro gli strumenti adeguati per fronteggiarle: la sede centrale del corso sarà il Policlinico di Palermo, con accanto una rete formativa molto estesa che coinvolge realtà sanitarie e ospedaliere di Palermo e del resto della Sicilia.
Silvio Buscemi, direttore della scuola di specializzazione, definisce tale percorso di studi “molto attuale, l’unico corso in Scienza dell’alimentazione presente in Sicilia: vi accedono i giovani medici laureati, ma abbiamo anche un canale destinato alle altre lauree come Biologia e Farmacia. La scuola di specializzazione segue il percorso di ammissione nazionale, che a luglio sarà oggetto di concorso. L’impatto della nutrizione e del cibo è sempre più riconosciuto: l’alimentazione è causa di molte patologie che ci coinvolgono oggi, basti pensare all’obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari, ai tumori; al contempo è cura per queste patologie, pertanto lo studio di questa componente delle problematiche cliniche in cui ci imbattiamo quotidianamente è alla base della prevenzione e della cura. Cibo e stili nutrizionali cambiano, dunque gli specialisti in Scienza dell’alimentazione sono pronti a comprendere, intercettare, proporre, modificare e agire sul territorio e negli ospedali per interessarsi degli aspetti nutrizionali così da fronteggiare al meglio queste patologie, che costituiscono delle vere e proprio pandemie ed epidemie”.
Tra i temi centrali da affrontare per gli specializzandi, prosegue Buscemi, c’è “l’obesità: parliamo di una grave emergenza di salute e della causa di altre problematiche cliniche, pertanto curarla è un obiettivo da perseguire con particolare attenzione. In Italia riguarda circa 6 milioni di persone, che oggi hanno a disposizione non solo le modifiche dello stile di vita, il trattamento medico-nutrizionale e la dieta, ma anche un trattamento farmacologico; lo specialista in questo senso è una figura fondamentale per gestire entrambi i tipi di trattamento, abbinando queste due armi sotto la gestione di una figura professionale particolarmente competente nell’ambito della prevenzione e della cura”.
Il direttore della scuola di specializzazione sottolinea poi la sinergia tra il Policlinico e le altre strutture coinvolte nel percorso di formazione: “La scuola di specializzazione ha sede all’Università di Palermo presso il Policlinico, ma ha una rete formativa molto estesa in ambito sia cittadino che regionale: alla formazione dei futuri specializzandi concorrono Asp 6 Palermo, le aziende ospedaliere Villa Sofia-Cervello e Civico, l’ospedale Sant’Antonio di Trapani, il Sant’Elia di Caltanissetta e ospedali di Ragusa, Agrigento e Catania. Questo consente ai ragazzi di portare avanti la propria formazione in un contesto ampio, dove possono acquisire competenze che ritrovano in ciascun punto della rete formativa che li assisteranno nei quattro anni di specializzazione”.
A tracciare un bilancio delle capacità teoriche e pratiche acquisite sono alcuni studenti iscritti negli anni accademici precedenti. Aurora Ligotino, specializzanda di primo anno, sottolinea come questo corso rappresenti “un campo della medicina in forte espansione, sul piano sia dietologico che farmacologico, e ci consente di approcciare in maniera multidisciplinare a varie patologie: obesità, diabete, disturbi dell’alimentazione. In più ci permette di approcciarci a pazienti oncologici e pluripatologici”.
Serena Cangemi, specializzanda di terzo anno, racconta invece come “dopo tre anni qui posso capire più da vicino e con consapevolezza cosa vuol dire questa scuola di specializzazione: obesità, diabete, patologie oncologiche, gestione del paziente chirurgico e perioperatorio sono tutti temi che meritano un’attenzione notevole. Il fatto che ci sia un medico formato in maniera completa in questo settore è fondamentale, soprattutto in ambito occupazionale sia per chi lavora in ambito ospedaliero sia per chi fa ricerca: sono pienamente convinta della scelta che ho fatto”.
A illustrare le attività in laboratorio è invece Salvatore Cardinale, specializzando di secondo anno: “Analizziamo il paziente sia dal punto di vista sia anamnestico, con le classiche domande sulle terapie, sia con una parte attiva che comprende la visita medica e i prelievi ematici per valutare le funzionalità metaboliche: chi viene nel nostro ambulatorio è tendenzialmente un paziente obeso o affetto da diabete o da problemi di pressione, le nostre valutazioni sono a 360 gradi e non riguardano solo l’aspetto nutrizionale”.

– foto xd8/Italpress –
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Pubblicato il Giu 18, 2025


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