A Palermo la seconda tappa di For.te.mare per valorizzare il patrimonio dei porti

Redazione

| Pubblicato il venerdì 20 Giugno 2025

A Palermo la seconda tappa di For.te.mare per valorizzare il patrimonio dei porti

di Redazione
Pubblicato il Giu 20, 2025

PALERMO (ITALPRESS) – Non solo vettori di imbarco e sbarco, ma bellezze con un patrimonio culturale da valorizzare: la nuova sfida dei porti siciliani passa dal progetto For.te.mare, finanziato dal programma Interreg Italia-Malta 2021-27. La seconda tappa di tale percorso, dopo l’esordio di ieri a La Valletta, si è svolta questa mattina al Palermo Marina Yachting: l’obiettivo è spostare l’attenzione dai luoghi più noti verso spazi di interazione porto-città meno valorizzati e con un importante patrimonio storico.

Nel caso di Palermo l’area interessata è quella del Castello a Mare, cui si aggiunge per Porto Empedocle la Torre Carlo V: la loro valorizzazione rappresenta uno snodo fondamentale per rafforzare il turismo in luoghi meno conosciuti del territorio, attraverso la promozione di buone pratiche che prevedono la creazione di percorsi accessibili a tutti, totem informativi, mappe tattili e una piattaforma digitale per raccontare le due isole del Mediterraneo da una nuova prospettiva, quella di luoghi di difesa che si trasformano in spazi di connessione.

For.te.mare è una nuova sfida, che ci vede impegnati non solo nella realizzazione di infrastrutture ma anche nella valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale dei nostri porti, a partire da Palermo e Porto Empedocle – sottolinea Luca Lupi, segretario dell’Autorità di Sistema portuale per la Sicilia occidentale -. Lo facciamo attraverso un finanziamento europeo ottenuto dal bando Interreg Italia-Malta, che ci vedrà impegnati nei prossimi anni: siamo fortemente coinvolti per essere ancora più inclusivi, sostenibili e aperti a tutti. Per alzare l’asticella ed essere protagonisti a livello europeo era fondamentale ottenere nuovi finanziamenti, perché la nostra vocazione è governare i porti a 360 gradi attraverso la gestione di aree prima poco conosciute”.

Daniela Segreto, dirigente dell’Area 7 della Regione Sicilia con delega al programma Interreg Italia-Malta 2021-27, racconta come “abbiamo finanziato circa venti progetti, tutti davvero interessanti, su diversi obiettivi tematici: in questo parliamo di turismo sostenibile e inclusivo. La sfida è ancora più importante alla luce di questo momento storico, in cui la collaborazione tra diversi paesi rappresenta il nodo cruciale di un tentativo di raggiungere obiettivi comuni di pace: in questo senso Fortemare è una sfida sia per l’Italia che per Malta, due territori fortemente caratterizzati dal turismo; la bellezza di questo progetto è che può avvicinare persone con particolari esigenze a siti non particolarmente conosciuti. Credo che con costi non particolarmente eccessivi si possano raggiungere risultati importanti, replicabili poi su altri territori”.

Il progetto vede il coinvolgimento anche dell’Università di Palermo, rappresentata nell’occasione dal docente di Storia dell’Architettura, Marco Nobile: “Il patrimonio storico e culturale del nostro territorio deve essere un’eredità per i più giovani – afferma, – Un percorso come Fortemare è assolutamente benvenuto, perché aiuta a conoscere qualcosa di poco noto e inaspettato. Non dobbiamo vergognarci di essere periferia d’Europa, ma andare orgogliosi di un patrimonio che ancora oggi può dare molto”. 

-Foto xd8/Italpress-
(ITALPRESS).

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Pubblicato il Giu 20, 2025


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