Corruzione elettorale, falso e traffico di influenze illecite sono alcuni dei reati ipotizzati dalla Procura di Marsala, con il sostituto procuratore Maria Milia, in una indagine del Nucleo Economico Finanziario di Trapani, guidato dal colonnello Fabio Sava, che vede coinvolte dieci persone, tra le quali anche politici della provincia di Trapani.
Gli indagati. Michele Maurizio Accardi, consigliere comunale (Marsala), Ignazio Chianetta, coordinatore comunale VIA (Marsala), Antonino Papania, ex senatore e coordinatore regionale VIA (Alcamo), Angelo Rocca, coordinatore provinciale VIA (Alcamo), Manfredi Vitello (Cinisi) vice presidente e direttore generale del CeSiFoP, Rosa Maria Casano, madre di Chianetta (Marsala), Pietro Gatto (Palermo), Salvatore Montemario (Valderice), Sara Accardi, figlia di Michele Accardi (Marsala), Calogerino Forniciale , ex assessore del comune di Montevago.
L’indagine sta cercando di fare luce sul mondo della formazione professionale, che secondo gli inquirenti sarebbe stato utilizzato per ampliare il consenso elettorale in favore dei politici coinvolti. In particolare, sarebbero state inserite nei corsi di formazione degli enti gestiti dagli indagati persone che non ne avevano titolo.
Si tratta di corsi di formazione finanziati con fondi pubblici. Ciò in cambio di consenso elettorale nelle recenti elezioni comunali di Petrosino, dove una delle indagate, Sara Accardi, era candidata al Consiglio comunale (prima dei non eletti nella lista “Libertà per Petrosino”), o in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno.
Coinvolti nell’inchiesta tre enti regionali che si occupano di formazione professionale: Cesifop ed Ires di Palermo ed Eris di Catania le cui sedi sono state sottoposte a perquisizione (per la Eris è stata perquisita la sede secondaria sita a Sambuca di Sicilia (Ag) così come abitazioni, studi professionali e politici degli indagati.